
Meglio i toni soft di Andrea che le sguaiate invettive di Guendalina e la violenza sconcertante di Emanuele. Il vincitore del Gf adora leggere, ascoltare la musica e vedere film. Si reputa fondamentalmente "un buono", ma non tollera "le cattiverie gratuite, il menefreghismo, non saper riconoscere la bellezza nelle piccole cose e nella gentilezza delle persone, dando tutto per scontato". Questo era il suo identikit sul sito ufficiale del Gf. Talmente gentile e romantico che a Margherita all'inizio del corteggiamento dava quasi fastidio.
"Andrea Cocco è la dimostrazione - ha detto la Marcuzzi durante la diretta della finale,seguita su Canale 5 da 6.620.000 spettatori (share 32,79 per cento) - che il Grande Fratello lo può vincere anche una persona equilibrata, discreta e perbene".
Una ripresa a pochi metri dal traguardo, per salvare la faccia. Questa edizione infatti è stata caratterizzata da insulti, parolacce, bestemmie, aggressività continue, con episodi al limite del grottesco. Perfino Mediaset aveva più volte punito i concorrenti con la squalifica per evitare furiose polemiche. Ecco allora che la vittoria di Andrea cade a fagiolo. E salva l'undicesima edizione del Gf dal primato in fatto di trash. C'è ancora una speranza. Se si segue questa linea, il re dei reality cambierà davvero. In meglio.
Elena Orlando (elyorl@tiscali.it)
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