domenica 15 gennaio 2012

Sa(n)remo International : quest’anno l’ Ariston canta “straniero” . La pagella premonitrice di Stella mattutina



Preparate i vocabolari tascabili, i traduttori simultanei, andate fin d’ora a lezione d’inglese. Insomma, preparatevi. Perché a studiare bene il programma dei five days sanremesi, servirà una buona conoscenza delle lingue, e dell'inglese in particolare. Dalla celebrazione un filo retorica dell’Unità d’Italia si passa all’esterofilia più spietata e incalzante. Quest’anno infatti tira un vento internazionale sul palco dell’Ariston. A cominciare dalle vallette, entrambe non italiane al festival della canzone italiana. Come dire: da un estremo all’altro. Tamara Ecclestone e la modella ceca Ivana Mrazova. A passare il testimone saranno Belen e Canalis, naturalmente.Vallette "barbare" nel senso più letterale del termine, visto che in Italia non le conosce nessuno. Che lingua parleranno sul palco dell'Ariton? Preparatevi a tutto. Potrebbero rifare, perché no,  perfino la koinè alessandrina
Cinque serate (dal 14 al 18 febbraio) e l’esibizione di ciascun cantante in gara con a fianco un “mostro sacro” straniero. Da Goran Bregovic, il genio della musica spettacolo a Brian May, il chitarrista dei Queen, passando per Shaggy, Noa e Patty Smith. E molti altri ancora. Stella mattutina accoglie con un voto premonitore ciascuno dei 14 big in gara.

Pier Davide Carone e Lucio Dalla: voto 8. Carone è uno dei ragazzi di Amici ma ha una marcia in più. Non semplice interprete, ma giovane autore (per Sanremo ha già scritto “Per tutte le volte che”, la canzone vincitrice di Valerio Scanu al festival di due anni fa). Lucio Dalla dirigerà l’orchestra ma siamo certi che lo farà concedendosi un po’ più generosamente al pubblico di quanto ha fatto lo schivo e altero Franco Battiato con Luca Madonia l’anno scorso. Possibili candidati alla vittoria. O comunque tra i primi tre.

Nina Zilli: voto 8 e mezzo. La vera rivelazione di Sanremo 2011 con l’uomo che amava le donne, vintage fino in fondo. Non scimmiotta, ma interpreta. 

Samuele Bersani: voto 9. Frizzante cantautore dal linguaggio dinamico, destinato ad arrivare fra i primi tre. La canzone promette una poetica suggestione sulla società contemporanea. Artista vero. Uno dei candidati possibili alla vittoria.

Emma: voto 7. Personalità e grinta per la vincitrice di Amici che si ripresenta sul palco dell’Ariston, stavolta da sola. Tentativo apprezzabile. Coraggiosa fino in fondo. Probabile vincitrice di Sanremo 2012. Alte le probabilità. Causa: popolarità da televoto, mezzo che anche quest'anno decreterà il vincitore del festival.

Noemi: voto 6 e mezzo. Da X Factor, il clone di Fiorella Mannoia si atteggia troppo a grande star. Si può fare di più, e soprattutto di meglio. Ma il televoto l'aiuterà senz'altro ad attestarsi tra i primi sei.

Francesco Renga: voto 7. Affascinante, melodico, abbastanza da festival. Canterà d’amore? Si spera. Anche perché solo quando canta d’amore gli viene veramente bene. Destinato ai piani alti della classifica. Se proprio gli va male arriva quarto, o al massimo quinto.  

Matia Bazar: voto 6 e mezzo. Non è Sanremo senza di loro. Veterani del festival, stile inconfondibile, melodie prevedibili, testo chiaro e semplice. Utile suggerimento: rinnovarsi davvero e osare un po’ di più. Dire che arriveranno a metà classifica è dire troppo. Ma forse ci arriveranno.

Marlene Kuntz: voto 8. Renderà più rock Sanremo pop. Sarà votatissima dalla giuria, poco col televoto.

Irene Fornaciari: voto 6 e mezzo. Figlia di cotanto padre Sugar, sa di blues woman scatenata. Grande voce, molta difficoltà ad essere accettata. Non è certo una self-made girl, ma il talento c’è. Solo che non buca lo schermo. Ma solo l’Ipod. Ai piani bassi della classifica. Causa: scarsa popolarità da televoto.

Arisa: voto 4. Stessa mossa, stessa posa, finta ingenua, vera insicura. Dopo essersi fatta un mare di inimicizie come membro della giuria di X Factor, di certo non potrà appellarsi al televoto, ma confidare solo nella clementia della giuria. Anche lei a forte rischio di eliminazione, fin dalla prima serata. 
      
Chiara Civello: voto 7. Semi sconosciuta al grande pubblico, in perfetta linea con la tendenza esterofila di Sanremo 2012. Quantomeno politically correct.
Gigi D’Alessio e Loredana Bertè: voto 4. La Bertè ci perde, D’Alessio ci guadagna. Ma i due insieme non caveranno un ragno dal buco. Accoppiata non proprio azzeccata. A rischio eliminazione.

Dolcenera: voto 6 e mezzo. Non eccelle, non dispiace. Se punterà molto sullo stile, forse potrebbe guadagnare qualche punto in più. Al di là dell’abbinamento alla tastiera del suo inseparabile pianoforte. Ci si augura che non si trucchi troppo. O meglio, senza quei colori total black da dark lady consumata.

Eugenio Finardi: voto 5. Il voto risente dell’inevitabile paragone. Dovrà accollarsi la pesante eredità di Roberto Vecchioni nel presentare al grande pubblico la musica da cantautore. E vabbè, pazienza…

Elena Orlando (elyorl@tiscali.it)

Nessun commento: