sabato 10 dicembre 2011

"Tra Berlusconi e Monti? Meglio Berlumonti". Intervista al Peter Pan della radio: Stefano Piccirillo



“Berlusconi o Monti?”
“Berlumonti. Lui sì che sarebbe perfetto. Avrebbe la tecnicità e la credibilità di Monti unita all’entusiasmo e alla grande capacità di comunicazione di Berlusconi”.

Non ha dubbi Stefano “Steven” Piccirillo sull’identikit del nuovo premier, che per adesso però rimane un sogno. Come quelli che si fanno ascoltando la musica che di scatto disannuncia a radio Kiss kiss ogni weekend, il sabato dalle 16 alle 19 e la domenica dalle16 alle 20. Sottotitolo: “Notizie e curiosità dal mondo per tenere accesa l’immaginazione”. Del resto l’immaginazione è il "supremo realismo dello spirito", come diceva Charles Morgan. Per essere più pop, è come un pacco di Natale vuoto, che di volta in volta riempi con ciò che più desideri.

Stefano Piccirillo, napoletano, classe 1967, nella vita ha una grande passione : la radio. Da quel lontano giugno 1984, prima diretta e tanta emozione. Poi, ci fai l’abitudine. E ormai sono ventotto anni che Stefano è uno speaker fluorescente e bizzarro.
Una passione che nasce da ragazzino: “ Affascinato da quel mondo fatto di musica e voci , cercavo di capire con gli occhi e la mente di un bambino come fosse quel giocattolo da dentro. Grazie alla complicità di un mio amico , visitammo una piccola radio del mio quartiere, il Vomero, l'emittente era radio Spazio Uno, decidemmo di fare un provino, ci presero entrambi. Il provino fu in diretta.

Ma da un po’ di tempo Stefano Piccirillo fa anche qualcos’altro. Scrive libri. E dopo “La mia guarigione”, in cui affrontava il suo rapporto con le donne, un po’ Cirano un po’ Otello, adesso è la volta di “10 canzoni, una vita”, edizioni Emmebi (pp. 272, 18,00 € ). Un viaggio attraverso i più noti speaker, direttori artistici, fonici e responsabili della programmazione, raccontati attraverso le loro dieci canzoni del cuore, quelle che non smetterebbero mai di ascoltare. All’interno c’è una larga fetta dell’universo radiofonico italiano: Rosaria Renna (Rds), Pippo Pelo (Radio Kiss Kiss), Rudy Zerbi (Radio Deejay), Federico l'Olandese Volante (R101), Luisella Berrino (RMC), Joe Violanti (Radio Kiss Kiss), Cristina Chiabotto (Radio Kiss Kiss), Gianmaurizio Foderaro (RadioUno), DJ Provenzano (M2O), Marco Baldini, Rosario Pellecchia (Radio 105), Antonio Gerardi (Radio Kiss Kiss), Demo Mura (Radio Kiss Kiss), Federica Gentile (Radio 2), Claudio Guerrini (Rds), Marco Minelli (Radio Kiss Kiss), Guido Monti (R101), Antonio Irace (Radio Kiss Kiss), Dario Cassini (Radio Kiss Kiss), Corrado Gentile (Rds), Stefano Bragatto (RMC), Luigi Caliv…, Stefano Pozzovivo (Radio Subasio), Giancarlo Cattaneo (Radio Capital), Alan Palmieri (Radio Norba), Beppe Cogliandro (Radio Kiss Kiss), Michele Panzieri, Alfredo Porcaro (Radio Kiss Kiss), Francesco De Vena (R101) e tanti altri.

Il tuo preferito?
“I miei preferiti sono senz’altro Marco Baldini e Marco Minelli”
Perché?
“Perché sono due amici e mi hanno accettato subito per come sono, senza giudicarmi”.
Il più antipatico/antipatica in assoluto?
“Preferisco non fare nomi ma ce n’è uno in particolare (facile immaginare che non è tra i protagonisti del libro) che ha tentato pesantemente di pugnalarmi alle spalle. Per fortuna il mio direttore artistico di allora se n’è subito accorto ed è stato mandato via. Era tra l’altor una persona che io avevo spalleggiato. Quindi la delusione è stata ancora più grande".
Il tuo più grande pregio?
"La disponibilità”.
Il tuo più grande difetto?

“La pigrizia”.
La tua vita da 25 almeno è legata a un microfono. Sei una voce storica della radio. Da Rds a Rtl 102.5, passando per Radio 101 e ora a radio Kiss kiss. Rifaresti tutto quello che hai fatto finora?
“Forse non proprio tutto".
Rimpianti?
“Uno su tutti: l’aver lasciato Rds dopo 5 anni di grandi successi”.
Nella tua carriera non ti sei fatto mancare neppure qualche apparizione televisiva. Hai presentato “Un disco per l’estate”, “Angeli sotto le stelle”, hai fatto l’ inviato al Dopo-Festival, e hai avuto qualche ruolo di attore in fiction come “La Squadra” e “Un posto al sole”. Ma Stefano Piccirillo, quando non sta in radio, la guarda la tv?
“Eh sì, un po' di tv la guardo anch'io".
Programmi preferiti?
“Il più grande spettacolo dopo il weekend”.
Ma è finito!

“E allora Wimbledon su Sky. Sono un appassionato di tennis".
E poi?
“E poi… I bellissimi di Rete 4”.
Fiorello o Checco Zalone?
“Fiorello tutta la vita”.
La qualità numero uno di un dj?
“Un deejay parla facile. E non si autocensura mai”.
La speaker donna preferita?

“Luisella Berrino”.
E quella con cui ti piacerebbe condurre insieme un programma alla radio?
“Patrizia Facchetto. Ha una tecnica fantastica e riesce a parlare di qualsiasi cosa in modo incredibile”.
Sei reduce dall’aver accolto un superospite, Michael Bublè. Chi vorresti adesso?

“Tiziano Ferro e Giorgia”.
Il brano musicale del momento?
"Inevitabile di Giorgia ed Eros Ramazzotti".
E il brano di sempre?
"The long and winding road dei Beatles".
Già fatti i regali di Natale?
“No. Li faccio sempre alla vigilia. Ma credo che regalerò a tutti qualcosa di utile".
Hai festeggiato le nozze d’argento con la radio, hai cantato al Roxy Bar come fanno le star vere, hai passeggiato sul tappeto rosso dei Grammy Awards, hai intervistato 1000 artisti. Ti manca ancora qualcosa?
“Magari in futuro mi piacerebbe fare il direttore artistico di una radio. Per adesso preferisco rompere le scatole al mio direttore artistico”.
C'è chi sostiene che quello del deejay più che un lavoro è un cazzeggio perenne? Come rispondi?
“Che dovrebbe parlare delle cose che sa, perché allora vuol dire che di questo lavoro non capisce proprio un bel niente”.
Stefano Piccirillo, "bambino in napoletano, sta all' antropologia partenopea come il cornetto sta alla crema.
Solarità, napoletanità e tanta simpatia all’ombra di ‘na tazzulell 'e cafè.
In questo momento sei innamorato?
"Adesso no, ma mi manca esserlo".
Ultima domanda. Immaginiamo di avere accanto a noi un juke box. Di quello Anni '70 che in giro ormai non si vedono più. E che questa intervista cominci e finisca con due brani. Hai in mano due
 gettoni. Che brani metti?
“Allora. Iniziamo con “Gocce di memoria"di Giorgia e finiamo con “Close to you” di Burt Bucharach”.
Fantastico… Come dire: un po' democrat, un po' repubblicano...

Elena Orlando (elyorl@tiscali.it)

Nessun commento: