Carlo Muratori, un musicista folk? Macché. Un musicista e basta. E a 360 gradi. Eclettico, dinamico e moderno, proprio come la sua idea di Sicilia, che poi è quella più vera, quella che più ci piace osservare e che vediamo crescere a vista d'occhio. Muratori sfata i luoghi comuni, le costruzioni letterarie. E dice no ai cliché, compreso quello che lo vorrebbe un menestrello con le toppe e una chitarretta di tre lire in mano. Anche questo sembrerebbe far parte di quel concetto di sicilitudine che Leonardo Sciascia definiva «la sostanza di quella nozione della Sicilia che è insieme luogo comune, idea corrente, e motivo di univoca e profonda ispirazione nella letteratura e nell'arte». E ora, dopo secoli di sfrontato autonomismo, a quanto pare, per allinearci al resto d'Italia, a parte il ponte sullo stretto, resta solo da sciogliere un ultimo nodo: sarà vero che il siciliano doc è inguaribilmente fatalista?...
Elena Orlando (elyorl@tiscali.it)
Per saperne di più, leggi l'intervista pubblicata da "La Sicilia" il 19/06/2008,
http://giornale.lasicilia.it/giornale/1906/CT1906/CR/CR09/navipdf.html
sabato 21 giugno 2008
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