martedì 27 gennaio 2009

Gli illustri “sinistri” della storia

Una storia scritta al rovescio, quella di chi «non può fare cose diritte». Che, nonostante un giudizio, implacabile e sferzante, espresso all’inizio del XII secolo e ripreso dallo storico dell’arte Pierre- Michel Bertrand, riabilita alla grande la categoria dei mancini. Altro che individui malefici o degenerati, maleducati o delinquenti, vili e subalterni. I mancini sono esseri speciali, d’eccezione. Tutto merito di Barack Obama, il nuovo presidente degli Stati Uniti, telegenico, bene intenzionato e soprattutto mancino, ma rigorosamente di successo. Facile allora la grande smentita, che fa subito crollare l’immenso castello di sabbia che ha voluto bollare chi usa la mano sinistra, manco fosse una condanna o un flagello, come creatura di per sé “sinistra”, oscura, sgradevole, riservando alla destra tutti gli onori, tutti i privilegi, tutte le nobiltà. Una rivalsa in piena regola, che ha tutto il sapore di un eccesso nel senso opposto, di una sbracata glorificazione con tanto di scettro e corona. A dirla tutta, dati alla mano, di grandi mancini, o meglio, di mancini di un certo spessore, ce ne sono stati davvero tanti.

Nella storia, in effetti, abbondano i casi di mancini di straordinario successo: da Giulio Cesare a Michelangelo, da Napoleone Bonaparte a madame Curie, da Ronald Reagan a Bill Clinton, da Albert Einstein a Anthony Kennedy, da Bill Clinton a Bill Gates, Paul McCartney a David Bowie. Per non parlare di Jimi Hendrix, mancino che si era fatto fare una chitarra su misura. Tra i contemporanei, usano la sinistra il principe William, futuro re d'Inghilterra, e le attrici Angelina Jolie e Nicole Kidman. Celebri i tiri "mancini" dei giocatori di tennis che hanno fatto storia e vinto tornei, da McEnroe all’astro nascente Nadal. Pura casualità? Forse.

Ad ogni modo, a riabilitare e legittimare la categoria c’è una storia illustre alle spalle. La sinistra poi cresce in tutto il mondo. E non in senso politico, ma sempre riguardo all’uso della mano. Tant’è che una recente indagine c’informa che il mancinismo, secondo alcuni studiosi condizione ereditaria, secondo altri legato all’età della madre (far figli in età avanzata ne aumenta la probabilità), coinvolge circa l’11 per cento della popolazione mondiale.
E se per Cesare Lombroso il sinistrismo era indice di regredimento mentale, la pedagogista Maria Montessori considerava i mancini possibili geni. Altri studiosi mettevano in risalto la presunta correlazione fra mancinismo e idiozia, strabismo, balbuzie ed ogni altro difetto. E un certo dottor Fliess, grande amico di Sigmund Freud, rilevava che, laddove esiste mancinismo, il carattere opposto sembra prevalere e alla fine i gay mancini sono in maggior numero rispetto ai destri.
Però, una cosa è certa. Proprio a non voler essere moderati e bipartisan, ma molto accorati, i mancini stanno dalla parte del cuore. Quindi, perché no, potrebbero essere il volto migliore dell’umanità. Forse.

Elena Orlando (elyorl@tiscali.it )

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Hai dimenticato un altro manchino della Storia: il sottoscritto.
Genio e sregolatezza: a metà strada fra Cesare Lambrusco e Marina Ripa Montessori.

Stella mattutina ha detto...

Straordinario! :-) E.