
Oggi Laura Antonelli è una donna diversa, sofferente, profondamente segnata da una lunga vicenda giudiziaria in cui è stata coinvolta. E in alcune nuove foto pubblicate da un settimanale riappare come forse non la si era mai vista. In soprappeso, l’incedere goffo e lento, le movenze elefantine, lo sguardo spento e perso nel vuoto.
A far precipitare l’attrice nel baratro della disperazione sono stati l'arresto del 1991 e il malriuscito intervento estetico durante la lavorazione del film Malizia 2000, poi rivelatosi un insuccesso commerciale. Le iniezioni di collagene per cancellare i segni dell'età scatenarono una reazione allergica che gonfiò e deformò il viso dell’attrice, già segnata dall'accusa di spaccio, dalla quale è stata prosciolta nel 2000. Allontanata dall'ambiente artistico, devastata nella psiche (con frequenti ricoveri al centro di igiene mentale di Civitavecchia), Laura Antonelli ha chiesto allo Stato italiano un risarcimento per i danni materiali e morali subiti. Di fronte ai diecimila euro accordati i suoi legali hanno fatto ricorso alla Corte Suprema dei Diritti dell'uomo di Strasburgo, fino a ottenere un risarcimento definitivo di 108 mila euro più interessi, confermato nel 2007 dalla Corte di Cassazione italiana.
Sembra la legge del contrappasso dantesca: tanto desiderata prima ,quanto sola e fragile dopo. Perché un dopo c’è sempre. Certo, che fosse così cupo non se l’aspettava nessuno.
Ad ogni modo, la triste vicenda solleva un pesante interrogativo: ci si può fidare troppo della bellezza esteriore? Si può puntare tutto sull’aspetto fisico? O piuttosto conviene investire in qualcos’altro che sia più duraturo del bronzo, come per esempio gli affetti veri e autentici, il proprio equilibrio personale, la gioia delle piccole cose?
Elena Orlando (elyorl@tiscali.it).
La foto è stata pubblicata dal settimanale Vero
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