lunedì 12 ottobre 2009

Dategli il giornale che non c'è (tra quelli citati nel pezzo o perché è ancora da inventare?...)

Marco è disperato. Da un po’ di tempo non sa più che giornale leggere. Se compra il Corriere della Sera di Ferruccio De Bortoli gli sembra di stare nel limbo, in una zona grigia: né col governo né contro. Anzi, non abbastanza contro come La Repubblica di Eugenio Scalfari, che però, se la leggi bene, è contro un po’ troppo. Meglio stare a favore del governo, così come fanno Il giornale, Libero, Il Tempo. Però poi non gli sta bene questa faziosità estrema e indigesta e allora meglio leggere L’Unità, almeno c’è il ragionier Fantozzi e lì i giornalisti scrivono bene e sono bravi. Però sono bravi anche quelli del Secolo d'Italia.

Insomma, il dilemma è grande, insuperabile. Intanto Marco, nell’incertezza e nella più totale confusione, ha sospeso l’acquisto e la lettura di tutti questi giornali, nessuno escluso. Ormai, per sapere che cosa succede nel mondo, legge solo il New York Times, il Washington Post, Le Monde. Però in questi giornali si parla sempre male dell’Italia, la si dipinge come una Babele indecifrabile, il teatro dell’assurdo, il Paese di Pinco Pallino. E a Marco dispiace troppo, gli si gonfia il cuore e allora richiude quelle pagine e quei siti internet e non legge più neppure quei giornali. Insomma, Marco da qualche mese non ha più notizie. Gli spedite urgentemente un giornale indipendente, che lo informi davvero sui fatti, lo aiuti a decifrare il presente e non gli confonda più le idee?

Elena Orlando (
elyorl@tiscali.it)

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