venerdì 2 ottobre 2009

Un po' fuori. Per portarsi a casa un premio da ridere

Erasmo da Rotterdam nel suo ‘Elogio’ la descrive come una dea in veste di donna, bollandola come l’unica guida per accedere alla vera Sapienza. E’ la Follia, che regala a chi ha affidato tra le sue braccia i propri neuroni un premio Nobel. Anzi, IgNobel, il riconoscimento alle idee e ai progetti più bizzarri, assegnato in pompa magna presso la sede dell’ Università di Harvard durante una cerimonia organizzata dal magazine Annals of Improbable Research. Come avviene ogni anno dal 1991, il comitato di giudici dell’edizione 2009 ha nominato un vincitore per ciascuna delle 10 categorie in concorso.

Il Giappone si è guadagnato il premio per la biologia grazie a uno studio su come ridurre del 90 per cento i rifiuti domestici attraverso i batteri contenuti nelle feci del panda gigante. Passando poi alla medicina, il californiano Donald Unger è stato premiato per aver dimostrato che – al contrario di quanto gli diceva la mamma quando era piccolo – far scrocchiare le dita delle mani non provoca l’artrite. A tal fine Unger ha fatto scrocchiare le dita della mano sinistra ogni giorno, per 60 anni. Nel settore salute pubblica è stato premiato il reggiseno che in caso di necessità si trasforma in maschera anti-gas per due persone, mentre in campo veterinario ha vinto la dimostrazione che le mucche cui è stato dato un nome producono più latte di quelle anonime.

L’ IgNobel per l’economia è andato ai direttori di tre istituti di credito islandesi, che con il crac hanno dimostrato come le fluttuazioni dei mercati finanziari possono trasformare le piccole banche in grandi banche e viceversa, arrivando perfino a demolire l'economia di una nazione. Non male in tempi di recessione come i nostri.
Il premio per la migliore follia in campo matematico è andato al governatore della Reserve Bank dello Zimbabwe, Gideon Gono, che per consentire alla popolazione locale di prendere confidenza con i grandi numeri ha fatto stampare banconote in tagli che vanno da 1 centesimo fino a 100 trilioni di dollari del Paese. Un gruppo di antropologi americani si è aggiudicato il premio per la fisica, fornendo la spiegazione del «perché le donne incinte non cadono in avanti», mentre nel campo della chimica è stato premiato un team di scienziati messicani che con la tequila hanno creato pellicole di diamante.


L'IgNobel per la letteratura è andato alla polizia irlandese, che per più di 50 volte ha multato l’automobilista più indisciplinato del Paese, Prawo Jazdy, ovvero “patente di guida” in polacco. Infine, il prestigioso IgNobel per la pace è stato vinto da un team svizzero che ha condotto uno studio per comprendere se sia più pericoloso essere colpiti in testa da una bottiglia di birra piena o da una vuota. Pare che a far più male sia la bottiglia vuota. Sarà... In fin dei onti, l'importante è che non sia vuota la testa.

Elena Orlando (elyorl@tiscali.it)

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