venerdì 23 ottobre 2009

Donne con la gonna, il tacco e l'affanno

Il fiato è corto. E la coperta pure. Le donne troppo in carriera sotto quale cielo potranno mai ripararsi se non quello di Rai Fiction di Fabrizio del Noce? Se poi si tratta di Claudia Gerini (Agnese), Micaela Ramazzotti (Giovanna), Antonia Liskova (Miranda) e Tosca D’Aquino (Costanza), ‘Le segretarie del sesto’ di Angelo Longoni, la nuova fiction in onda domenica 25 e lunedì 26 ottobre in prima serata su Raiuno, realizzata da Edwige Fenech che spera di replicare il successo delle isteriche e smarrite ‘Commesse’, il gioco si fa duro. A colpi di tacco 12 e rossetti sbavati, pochette dei trucchi a portata di mano e mille casini per la testa.

Se il privato va giù, meglio far finta di essere super professionali. Se il capo se ne va, meglio competere con gli alti dirigenti della compagnia assicurativa in cui si lavora, per la sua successione. Tanto “la sorellanza è ormai un’utopia. Oggi le donne si fanno la guerra. In un mondo lavorativo sempre più competitivo e feroce, hanno assunto tutti i peggiori difetti degli uomini”, spiega il regista Angelo Longoni. La sceneggiatura è di Laura Toscano, scomparsa proprio l’ultimo giorno di riprese, e di Franco Marotta. Ad affiancare le quattro protagoniste ci sarà Franco Castellano, che torna a interpretare Romeo, l’ex dipendente del negozio di abbigliamento in ‘Commesse’, questa volta disoccupato in cerca di un impiego.

"Questa fiction è un vero miracolo, perché siamo riuscite a realizzare davvero una sorellanza che ci ha portato a lavorare in armonia, senza che nessuna di noi prevaricasse sulle altre", commenta Tosca D'Aquino, che interpreta il ruolo di Costanza, donna forte e altera, a tratti manipolatrice, ma in realtà molto fragile. Ma da questa fiction come ne esce fuori l'universo femminile? "Secondo me non c'è una grossa distinzione tra uomini e donne - afferma Claudia Gerini, che interpreta il ruolo di Agnese, sempre col rossetto sbavato e sull'orlo di una crisi di nervi - Se non quella che in un mondo lavorativo ancora purtroppo maschilista, noi donne siamo pagate di meno. La verità è che siamo esseri superdotati".La competizione tra donne? "A dire il vero - racconta Antonia Liskova - io mi sono sempre trovata meglio con le donne. Penso che tra un uomo e una donna ci sia molta più competizione. E poi, finiamola una volta per tutte con questo falso buonismo. Chi l'ha detto che siamo tutti buoni? In realtà, in ognuno di noi si nasconde la sana cattiveria di arrivare”. Decisamente anti 'Stil novo': per nulla angeliche e spietate fino in fondo. E per gli uomini, più croce che delizia.

Elena Orlando (elyorl@tiscali.it)

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