Ad oggi conta 5537 puntate. Beautiful (titolo originale ‘The Bold and the Beautiful’, letteralmente ‘Gli audaci e le belle’) è la soap made in Usa - prodotta dalla Cbs e ambientata a Los Angeles - più longeva del secolo. Ha battuto perfino Dinasty e i colossi latinoamericani in cui regnavano incontrastati il volto rassicurante, i lunghi capelli biondi e le tenere lacrime di Grecia Colmenares. Tutto merito della mente perversa e diabolica dei coniugi Bell, gli ideatori di ‘Febbre d’amore’. In America la prima puntata della soap risale al 23 marzo 1987, mentre in Italia è stata trasmessa il 4 giugno 1990 da Raidue. Dal 1994 Beautiful passa a Mediaset, perseverando con una certa convinzione nel nobile intento di dare un senso ai lunghi pomeriggi delle casalinghe italiane. C’è infatti chi vive per Beautiful, chi resta col fiato sospeso fino alla fine di ogni puntata, aspettando con ansia la puntata successiva, chi torna a casa di corsa, molla tutti e fa di tutto pur di esserci, pur di essere lì, davanti alla tv accesa e sintonizzata ogni giorno, alla stessa ora, sullo stesso canale.
Effetto della catarsi di cui parlava Aristotele, certo. Perché ognuno si immedesima nell’intrigo, vinto dal fascino dell’imprevedibile. Ma proviamo a capirci qualcosa. Al centro di tutto c’è la famiglia Forrester. Susan Flannery è la perfida Stephanie, John McCook è l’indomabile Eric. I due erano sposati, poi lui si è stancato e l’ha mollata per donne assai più giovani. Poi c’è il triangolo: l’intraprendente Brooke Logan, una che è stata con Eric, vive di continui flirt ma il suo vero amore è Ridge Forrester. I due sono rispettivamente interpretati da Katherine Kelly Lang e Ronn Moss, che nella soap ci sono invecchiati. Terzo lato del triangolo è Hunter Tylo, la remissiva dottoressa Taylor Hayes. In passato, nella vita di Ridge c’era Caroline Spencer (Joanna Johnson), figlia del magnate Bill, morta di leucemia e la storia inizia proprio col loro fiabesco matrimonio. Poi c’è la famiglia Spectra, rivale dei Forrester, con la matrona Sally (Darlene Conley, scomparsa nel 2007), Clarke, Macy. Poi c'è una folta schiera di fratelli, sorelle, figli illegittimi, amanti, comari, acerrimi nemici, e quant’altro serva a rendere il piatto ancora più ricco. Il tutto è condto da continue lotte intestine, ritorni di fiamma, improvvisi incidenti.
La caratteristica che accomuna tutti? Nessuno lavora o quantomeno, lavora sul serio. Mai un autobus da prendere, mai qualcosa di serio da sbrigare. Ogni tanto, per carità, si organizza qualche sfilata, ma la maggior parte del tempo è dedicata a intrighi, relazioni più o meno clandestine, con gente che va, gente che viene, perfino gente che resuscita. Quanti vorrebbero vivere così, dimenticandosi di una quotidianità monotona, grigia, insopportabile? I coniugi Bell giocano su questo e il meccanismo funziona. Ed è per questo motivo che la storia è infinita e si autoalimenta ormai da 22 anni. Così come infinita è l’attesa degli spettatori che resistono fedeli. I dati d'ascolto lo confermano. Beautiful viene trasmesso in circa 100 Paesi, ogni giorno è seguito da oltre 266 milioni di persone in tutto il mondo, ed è la soap opera più seguita del pianeta. Sul mercato televisivo francese la serie viene distribuita con il titolo di "Amour, Gloire et Beauté" (letteralmente "Amore, Gloria e Bellezza"), su quello tedesco con il nome di "Reich und Schön" (letteralmente "Ricco e Bello"), mentre in Belgio e Canada prende il nome di "Top Models". Ma visto che siamo a Beautiful e tutto può succedere, e se un bel giorno finalmente si stancassero (loro, i personaggi, mica noi. Eh...)?
Elena Orlando (elyorl@tiscali.i)
Effetto della catarsi di cui parlava Aristotele, certo. Perché ognuno si immedesima nell’intrigo, vinto dal fascino dell’imprevedibile. Ma proviamo a capirci qualcosa. Al centro di tutto c’è la famiglia Forrester. Susan Flannery è la perfida Stephanie, John McCook è l’indomabile Eric. I due erano sposati, poi lui si è stancato e l’ha mollata per donne assai più giovani. Poi c’è il triangolo: l’intraprendente Brooke Logan, una che è stata con Eric, vive di continui flirt ma il suo vero amore è Ridge Forrester. I due sono rispettivamente interpretati da Katherine Kelly Lang e Ronn Moss, che nella soap ci sono invecchiati. Terzo lato del triangolo è Hunter Tylo, la remissiva dottoressa Taylor Hayes. In passato, nella vita di Ridge c’era Caroline Spencer (Joanna Johnson), figlia del magnate Bill, morta di leucemia e la storia inizia proprio col loro fiabesco matrimonio. Poi c’è la famiglia Spectra, rivale dei Forrester, con la matrona Sally (Darlene Conley, scomparsa nel 2007), Clarke, Macy. Poi c'è una folta schiera di fratelli, sorelle, figli illegittimi, amanti, comari, acerrimi nemici, e quant’altro serva a rendere il piatto ancora più ricco. Il tutto è condto da continue lotte intestine, ritorni di fiamma, improvvisi incidenti.
La caratteristica che accomuna tutti? Nessuno lavora o quantomeno, lavora sul serio. Mai un autobus da prendere, mai qualcosa di serio da sbrigare. Ogni tanto, per carità, si organizza qualche sfilata, ma la maggior parte del tempo è dedicata a intrighi, relazioni più o meno clandestine, con gente che va, gente che viene, perfino gente che resuscita. Quanti vorrebbero vivere così, dimenticandosi di una quotidianità monotona, grigia, insopportabile? I coniugi Bell giocano su questo e il meccanismo funziona. Ed è per questo motivo che la storia è infinita e si autoalimenta ormai da 22 anni. Così come infinita è l’attesa degli spettatori che resistono fedeli. I dati d'ascolto lo confermano. Beautiful viene trasmesso in circa 100 Paesi, ogni giorno è seguito da oltre 266 milioni di persone in tutto il mondo, ed è la soap opera più seguita del pianeta. Sul mercato televisivo francese la serie viene distribuita con il titolo di "Amour, Gloire et Beauté" (letteralmente "Amore, Gloria e Bellezza"), su quello tedesco con il nome di "Reich und Schön" (letteralmente "Ricco e Bello"), mentre in Belgio e Canada prende il nome di "Top Models". Ma visto che siamo a Beautiful e tutto può succedere, e se un bel giorno finalmente si stancassero (loro, i personaggi, mica noi. Eh...)?
Elena Orlando (elyorl@tiscali.i)
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