Dalla farfalla alla passera. Dal vedo non vedo al vedo tutto. L’immagine di Sara Tommasi che sfila senza mutande davanti a Montecitorio ha scaldato i bollenti spiriti, più che acceso dibattiti. Stavolta non si parla della condizione misera in cui versa la donna del III millennio, ma di candidature. La showgirl bocconiana ha dato in pasto a politici e giornalisti un prelibato boccone: la sua passera in bella vista. Un piacere per chi guarda, un dovere per la Tommasi, come lei stessa ha dichiarato. E si sa, l’uomo non resiste. Perché lo spirito è forte e la carne è debole, ma alla fine – chissà come mai - vince sempre la carne. E così sotto la gonna niente, per la giusta causa di sensibilizzare l’opinione pubblica sul signoraggio bancario. La Tommasi compete con Belen e lamenta di aver suscitato meno clamore dell’argentina sul palco dell’Ariston. Macché. Le foto sono rimbalzate dappertutto. E adesso destra e sinistra non potranno far finta di niente. Perché nemmeno troppo tra le righe la Tommasi il suo messaggio l’ha lanciato forte e chiaro: vi prego, candidatemi in Parlamento, apritemi le porte di Montecitorio, regalatemi un seggio.
E chi considerava ormai lontani i tempi in cui Cicciolina vantava di poter mostrare un paio di tette in libertà e poi battersi tra i banchi di Montecitorio per la libertà sessuale dovrà ricredersi. Tramontata da poco l’era di Carfagna &Co., del bunga bunga e delle feste a Palazzo Grazioli, la Tommasi si sente orfana, sola e disperata. E in vista delle prossime elezioni nel 2013 ci ha fatto un pensierino. Nel Grosso Inciucio tra Pdl e Pd chissà chi le darà retta. Magari a sorpresa il retto Bersani, per la giusta causa di risollevare le sorti di un partito claudicante. Intanto al momento l’on. Mimmo Scilipoti, che un anno fa ha fondato il Movimento di responsabilità nazionale, ha stretto un sodalizio con l’avvocato Alfonso Luigi Marra e Sara Tommasi (che usciva da un convegno sul tema), proprio contro il signoraggio bancario, ma ha poi smentito di averle offerto una candidatura. Eh già, Scilipoti, galantuomo di Sicilia, uomo del popolo e masculu perbene non cade nel tranello. A fimmina è fimmina, ma va pur sempre trattata con rispetto. Nessuna offerta di candidatura, dunque. A smentirlo, la stessa Tommasi, secondo cui invece pare che compare Mimmo gliel’avesse proprio offerta. E vabbè, resterà il dubbio. Santa pazienza. In compenso, abbiamo una solida certezza: la passera muove il mondo.
Elena Orlando (elyorl@tiscali.it)
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