
Se ce li hai “
d’inferiorità”, difficilmente vivi cantando, l'angoscia t'assale, sorridi col contagocce e sbuffi di continuo perché ogni occasione è buona per ammirare con gli occhi fuori dalle orbite l’erba del tuo vicino, che al tuo sguardo prevenuto apparirà sempre più verde. E dovunque andrai, da solo o in compagnia, sarai perennemente assalito da un naseante senso di smarrimento e inadeguatezza, che solleverà subito dopo una tale disistima nei tuoi confronti da farti crollare a tal punto l’umore sotto i piedi che non ti resta altro che fuggire in qualche isola deserta e restarci per un po’, quantomeno finché non ti sarà passata la sbornia (certo, tornerai un po’ consunto, ma avrai risparmiato a chi ti sta accanto l’agonia dell’assillo).
Se invece ce li hai “
di superiorità”, niente ti sconvolge fino in fondo, perché qualsiasi cosa si dica o si faccia, tu guardi il mondo dall’alto in basso, senza mischiarti col volgo, senza sederti al tavolo con chi non è tuo pari, stando bene attento a dosare ogni confidenza perché tu sei tu e sei superiore a chiunque altro.
Se poi sono“
di colpa”, sei sempre afflitto e non dormi la notte. Se invece hai quello "
di Edipo", ti attacchi in modo morboso, fin dall’infanzia, al genitore di sesso opposto. E se per caso un bel giorno ti fidanzi, alla fine dovrai farci i conti.
Ahimé,
i complessi sono una brutta bestia. Ti braccano e s’impadroniscono di te fino al punto di ridurti in completa schiavitù e impedirti di vivere con libertà e serenità la tua vita.
Per fortuna i pesci rari in questo mare inquinato guizzano. Tutti in fila, uno dietro l'altro. E' il caso di
Barack Obama, che tutto è tranne che complessato, tant’è che è riuscito a sconfiggere tabù e pregiudizi sulla razza africana, diventando il nuovo presidente - “abbronzato”, sì, ma pur sempre presidente - degli Stati Uniti d'America. E ora vuole anche l’ex first lady
Hillary Clinton come segretario di Stato, che a sua volta, nei mesi scorsi, i suoi complessi li ha dovuti abbattere accettando il sorpasso e ritirandosi con stile dalla corsa alla Casa Bianca.
Non sembra avere particolari complessi neppure
Pippo Baudo che, manco fosse una passeggiata, osa sfidare il sabato sera la signora
De Filippi con la sua “Serata d’onore”.
Per non parlare poi del chiacchieratissimo ministro dell' Istruzione
Mariastella Gelmini, sopravvissuta indenne alle turbolente proteste studentesche, che dall’assemblea dei Circoli del Buon Governo di Marcello Dell’Utri a Montecatini Terme, ribadisce la sua posizione e sentenzia: “Vogliamo cancellare dalla scuola e dall’università l’ideologia dell’egualitarismo, del 18 o del 6 politico a tutti, e lo vogliamo fare perché abbiamo fiducia nelle persone”.
E che dire di
Ludovico Nicòtina, figlio del professore Giuseppe Nicòtina, ordinario di Diritto processuale civile presso la facoltà di Economia dell’Università di Messina, che ha appena vinto un concorso di ricercatore bandito apposta per lui, al quale si era presentato come unico candidato.
Oppure di
Riccardo Villari, il piddino neoeletto presidente alla Commissione di vigilanza della Rai coi soli voti del Pdl, i cui complessi nemmeno lo sfiorano se dopo due giorni di accese polemiche all’interno del suo partito, se ne esce con un “lascio solo se c’è un nuovo nome condiviso”.
Anche
Cate Blanchett appare bella e per nulla complessata. Se infatti una vera star non può non essere a tutti i costi bella, di successo e con un gran carattere, lei non si vergogna nemmeno un po' a mettere in piazza qualche fragilità comprensibile agli esseri umani, dichiarando al mondo che “a volte la paura di sbagliare, se nella dose giusta, può addirittura fare miracoli”.
Tutta gente senza complessi. Anzi, disinvolta e disinibita, con tanta voglia di farsi i propri affari. E qui l’inferiorità o la superiorità non c’entrano. Unico peccato: attenersi a una legittima legge di sopravvivenza?
Elena Orlando (
elyorl@tiscali.it)