lunedì 10 novembre 2008

Lo humour berlusconiano è un esercizio di stile

L’ultima è arrivata qualche giorno fa, come un fulmine a ciel sereno, su Barack Obama. Il nuovo presidente Usa, secondo Silvio Berlusconi, ha tutte le carte in regola per andare d’accordo col presidente russo Dmitri Medvedev. Infatti è “”bello, giovane e abbronzato”.

In poche ore, la battuta di spirito ha fatto il giro del mondo. Sollevando un polverone di polemiche. Nulla di nuovo sotto il cielo berlusconiano. Il presidente del consiglio, quanto a battute, è di manica larga. E siccome ogni lasciata è persa, il premier ogni volta ci prova gusto. Talmente tanto da averci abituato ormai da tempo alle sue pillole di humour all'italiana dispensate con cura e devozione a quasi ogni uscita pubblica.

L’equazione sembra direttamente proporzionale: più importante è l’evento, più travolgente è la battuta. Come quando, nel luglio 2003, di rimbalzo a un attacco del parlamentare socialista tedesco Martin Schulz nel corso della presentazione della presidenza italiana dell’Ue di fronte al Parlamento europeo, se ne uscì a sangue freddo con questa osservazione: “Signor Schulz, so che in Italia c'è un produttore che sta girando un film sui campi di concentramento nazisti. La proporrò nel ruolo di kapò. Sarebbe perfetto”.

E chi non ricorda quella foto di gruppo del febbraio 2002 che fece il giro del mondo, in cui – al termine di un vertice informale dell’Ue in Spagna - Berlusconi si dilettò a fare le corna dietro la testa del ministro degli Esteri spagnolo Josep Pique. “Ora il premier sta proprio esagerando. Ne vale la credibilità dell’Italia di fronte agli altri Paesi dell’Unione”, gridò compatta l’opposizione. Eppure, all'apparente misfatto non seguì nessuna catastrofe.
E lui andò dritto come un treno, senza pensare neppure per un attimo di rallentare la marcia.

Ma il bello deve ancora venire. E arriva quando Berlusconi dichiara di aver usato il suo charme maschile per persuadere il presidente finlandese, Tarja Halonen, a lasciar cadere la richiesta del Paese di ospitare la nuova Authority europea sulla sicurezza alimentare. E’ il giugno 2005 e il premier fa sfoggio delle sue capacità di playboy consumato.

Niente a confronto con la dichiarazione choc di agosto, lanciata come un boomerang per esorcizzare una preoccupante battuta d’arresto del Pil nazionale. “Neanche l'economia va così male. Dalla mia villa ho una vista panoramica che si distingue anche quest'anno per i numerosi yacht... Nessuno può vantare più cellulari, più automobili, più televisioni degli italiani. Sapete quante delle nostre donne possono permettersi dei trattamenti di bellezza?" dice convinto Berlusconi in un'intervista al quotidiano "La Stampa".

E che dire invece di quella volta che il presidente del consiglio, nel gennaio 2006, promette di astenersi dal sesso fino alle elezioni generali di aprile? "Grazie Padre Massimiliano" disse ad un predicatore televisivo che lo aveva elogiato per la difesa dei valori della famiglia . "Cercherò di non deluderla e le prometto due mesi e mezzo di completa astinenza sessuale fino al 9 aprile".

Che Berlusconi sia allergico ai comunisti è cosa nota. E per renderla ancora più nota, nel marzo 2006 spiega agli italiani perché i comunisti, se li conosci bene, li eviti."Mi accusano di aver detto più volte che i comunisti mangiano i bambini: leggetevi il libro nero del comunismo e scoprirete che nella Cina di Mao i comunisti non mangiavano i bambini, ma li bollivano per concimare i campi", ha detto parlando ad un comizio elettorale a Napoli.

E nell’aprile 2006, alla vigilia del voto: “Ho troppa stima per gli italiani da pensare che ci siano in giro così tanti coglioni che voteranno contro i loro interessi". Così Berlusconi ha commentato la proposta del Cdl di abolire l'Ici sulla prima casa se vincerà le elezioni. Che dire, tutti rigorosi esercizi di stile, dedicati a chi non usa mezzi toni. Ma soprattutto a chi ama prendersi troppo sul serio solo quando non può proprio farne a meno.

Elena Orlando (elyorl@tiscali.it)

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