sabato 15 novembre 2008

Meglio disinvolti oggi che complessati domani

Se ce li hai “d’inferiorità”, difficilmente vivi cantando, l'angoscia t'assale, sorridi col contagocce e sbuffi di continuo perché ogni occasione è buona per ammirare con gli occhi fuori dalle orbite l’erba del tuo vicino, che al tuo sguardo prevenuto apparirà sempre più verde. E dovunque andrai, da solo o in compagnia, sarai perennemente assalito da un naseante senso di smarrimento e inadeguatezza, che solleverà subito dopo una tale disistima nei tuoi confronti da farti crollare a tal punto l’umore sotto i piedi che non ti resta altro che fuggire in qualche isola deserta e restarci per un po’, quantomeno finché non ti sarà passata la sbornia (certo, tornerai un po’ consunto, ma avrai risparmiato a chi ti sta accanto l’agonia dell’assillo).

Se invece ce li hai “di superiorità”, niente ti sconvolge fino in fondo, perché qualsiasi cosa si dica o si faccia, tu guardi il mondo dall’alto in basso, senza mischiarti col volgo, senza sederti al tavolo con chi non è tuo pari, stando bene attento a dosare ogni confidenza perché tu sei tu e sei superiore a chiunque altro.

Se poi sono“di colpa”, sei sempre afflitto e non dormi la notte. Se invece hai quello "di Edipo", ti attacchi in modo morboso, fin dall’infanzia, al genitore di sesso opposto. E se per caso un bel giorno ti fidanzi, alla fine dovrai farci i conti.

Ahimé, i complessi sono una brutta bestia. Ti braccano e s’impadroniscono di te fino al punto di ridurti in completa schiavitù e impedirti di vivere con libertà e serenità la tua vita.

Per fortuna i pesci rari in questo mare inquinato guizzano. Tutti in fila, uno dietro l'altro. E' il caso di Barack Obama, che tutto è tranne che complessato, tant’è che è riuscito a sconfiggere tabù e pregiudizi sulla razza africana, diventando il nuovo presidente - “abbronzato”, sì, ma pur sempre presidente - degli Stati Uniti d'America. E ora vuole anche l’ex first lady Hillary Clinton come segretario di Stato, che a sua volta, nei mesi scorsi, i suoi complessi li ha dovuti abbattere accettando il sorpasso e ritirandosi con stile dalla corsa alla Casa Bianca.

Non sembra avere particolari complessi neppure Pippo Baudo che, manco fosse una passeggiata, osa sfidare il sabato sera la signora De Filippi con la sua “Serata d’onore”.

Per non parlare poi del chiacchieratissimo ministro dell' Istruzione Mariastella Gelmini, sopravvissuta indenne alle turbolente proteste studentesche, che dall’assemblea dei Circoli del Buon Governo di Marcello Dell’Utri a Montecatini Terme, ribadisce la sua posizione e sentenzia: “Vogliamo cancellare dalla scuola e dall’università l’ideologia dell’egualitarismo, del 18 o del 6 politico a tutti, e lo vogliamo fare perché abbiamo fiducia nelle persone”.

E che dire di Ludovico Nicòtina, figlio del professore Giuseppe Nicòtina, ordinario di Diritto processuale civile presso la facoltà di Economia dell’Università di Messina, che ha appena vinto un concorso di ricercatore bandito apposta per lui, al quale si era presentato come unico candidato.

Oppure di Riccardo Villari, il piddino neoeletto presidente alla Commissione di vigilanza della Rai coi soli voti del Pdl, i cui complessi nemmeno lo sfiorano se dopo due giorni di accese polemiche all’interno del suo partito, se ne esce con un “lascio solo se c’è un nuovo nome condiviso”.

Anche Cate Blanchett appare bella e per nulla complessata. Se infatti una vera star non può non essere a tutti i costi bella, di successo e con un gran carattere, lei non si vergogna nemmeno un po' a mettere in piazza qualche fragilità comprensibile agli esseri umani, dichiarando al mondo che “a volte la paura di sbagliare, se nella dose giusta, può addirittura fare miracoli”.

Tutta gente senza complessi. Anzi, disinvolta e disinibita, con tanta voglia di farsi i propri affari. E qui l’inferiorità o la superiorità non c’entrano. Unico peccato: attenersi a una legittima legge di sopravvivenza?

Elena Orlando (elyorl@tiscali.it)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Homo homini lupus, la legge della giungla, il famismo. Ma anche: Homo sum humani nihil a me alienum puto, "sono un essere umano, e non considero a me estraneo nulla di ciò che riguarda gli umani".
Accanto ai complessi, inserirei le frustrazioni, i fallimenti, le aspettative, gli inganni, i tabù, le repressioni, le ansie da prestazione, le paure.
Insomma tutta quella vasta gamma di sentimenti e di comportamenti che psicologi e psichiatri hanno incluso nel palinsesto schizofrenico dell'uomo moderno.

Certo, l'impatto con la realtà è forte, fortissimo. Tutto gira troppo in fretta.

Le sfide, i dubbi, i rischi con tutti i nostri difetti, pallini, fissazioni sono imprigionati in un corpo e in una mente che tenta di rimanere in equilibrio. Ma è tutto permanentemente instabile. E nulla è prestabilito.

Gli esempi citati sono una miliardesima parte degli innumerevoli possibili casi di vita vissuta e che ognuno di noi giudica\valuta a suo modo.

Criptico, oscuro, sinteticamente contorto perché sto uscendo (tutto gira troppo in fretta)... ma volevo lasciare la mia personale idea.

Stella mattutina ha detto...

Chissà che, senza saperlo, non abbiamo raggiunto un equilibrio instabile, noi poveri homines del III Millennio. Che ne dici? :-)

P.s.: com'è andato il premio Martoglio? Ti sei divertito?
Buttafuoco che cosa ha detto? E invece Elvira? :-) E.

Anonimo ha detto...

Sei "poco" informata! Il Premio letterario Internazionale "Nino Martoglio" è sabato 22. Se ti interessa la loro opinione sarà mia premura darti un resoconto o una sintesi delle loro dichiarazioni.

L'equilibrio instabile? La perfezione non è altro che l'equilibrio di tutte le imperfezioni. Qualche esempio? La scelta di Zavoli (senatore Pd, ex presidente Rai, ex socialista, uomo moderno classe 1923) alla "Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi" e l'accordo (probabile) di Alitalia con la Lufthansa. Se è vero che l'Italia ha stipendi greci e prezzi tedeschi, prendere l'aereo sarà impossibile.

"Il Tempo" in un editoriale del 4 novembre aveva espresso parere sfavorevole sul tira-e-molla per la carica di "commissario" (che non sarà certo un "Montalbano"): sarebbe meglio abolirla perché è solo "fonte di interminabili dispute politiche atte ad alimentare un clima di tensione permanente attorno alla Rai". Ha fallito!