giovedì 25 giugno 2009

L’atteso ritorno di Penelope

Che fine ha fatto Penelope? La donna ideale, remissiva e fedele, docile e mansueta, sempre pronta ad aspettare il suo uomo, anche quando se ne sono perse le tracce? Un lontano ricordo, roba da archivio della letteratura. Un modello tramontato, svilito dal clichè della femmina emancipata e (si spera) socialmente utile.
Ora le donne si ispirano ad altri modelli. Al giro di boa del III Millennio, tutte – giovani e non - fanno il verso a Clodia, l'amante maledetta di Catullo, un misto di lussuria e intelletto, raffinata spregiudicatezza e spietato charme. Tacchi alti, aria distratta, antenne drizzate, sguardo non troppo penetrante, personalità apparentemente defilata e discreta, ma sempre pronta ad azzannare. E, nell’animo, cinismo e arrivismo da vendere. Patrizia D’Addario, l’escort prediletta del premier, ne è l’emblema, in pose ammalianti sulle pagine di tutti i giornali per aver rivelato un amplesso con Silvio Berlusconi, a Palazzo Grazioli.


Ormai, in certi ambienti, il modello Clodia sembra imperversare. Anche nel mondo dell’informazione, dove il confine tra velina e giornalista è sempre più labile (ragazze che si muovono a passo felpato, in versione sexy per caso, ma in realtà molto a ragion veduta). Insomma, tipe un po' alla Olga Bisera. Lei sì che ha saputo interagire col potere e con gli uomini di potere. Senza mai prenderli troppo sul serio. E ora, a 55 anni, ha perfino pubblicato un libro (“Ho sedotto il potere”) in cui racconta i suoi caldi incontri avvenuti coi potenti del mondo nel corso della sua carriera giornalistica. Coi tratti di Aspasia, l’amante straniera di Pericle nella florida Atene del V secolo a.C. , che la tradizione vuole un po’ etèra e ammaestratrice di ragazze da avviare alla stessa professione, un po’ intellettuale e riconosciuta maestra di retorica.

E se fosse proprio la donna, o meglio, questo tipo di donna, la principale artefice di quel preoccupante conflitto tra i sessi che sta creando una voragine nel rapporto tra uomini e donne?
Esprimersi ad alti livelli nella società è per il gentil sesso un diritto irrinunciabile, ma che bisogno c'è di diventare maschie a tutti gli effetti, fino a invadere un territorio che a loro non appartiene?
Perché allora non raggiungere un felice compromesso con se stesse e con gli uomini che potrebbe risultare vincente? Che, tradotto nella vita di tutti i giorni, a casa e al lavoro, vorrebbe dire: riconoscere le qualità maschili, quando ci sono e sono evidenti, non mettersi mai in competizione col proprio uomo, smetterla una volta per tutte con le inutili manìe di protagonismo. E ritrovare la propria femminilità puntando, anziché sulla seriosità e sul rampantismo, sulla solarità, sull'ironia e su una buona dose di quell'irresistibile leggerezza dell'essere. Insomma, essere una nuova Penelope, o meglio, una Penelope d'altri tempi, i nostri.

Elena Orlando (elyorl@tiscali.it)

3 commenti:

lucabagatin.ilcannocchiale.it ha detto...

Cara Stella, come ho scritto anche in un mio recente articolo: ce ne fossero di Veline !
Ovvero di donne divertenti, che hanno il coraggio e la voglia di far ridere !
Sono passati quei tempi, almeno televisivamente parlando !
Dalla seconda metà degli anni '90 le donne - sin dalla tenera età di 14 anni - scimmiottano il rampantismo, per così dire.
Mirano a soggiogare l'uomo, a farlo l'oggetto del loro desiderio, ad occupare ogni possibile posizione di prestigio....per il solo gusto di essere ammirate.
E fra loro bisticciano in continuazione: neonate oche da pollaio. Sì, lo so, l'hai in qualche modo scritto anche tu, ma trovo che la situazione sia ancor peggiore.
E' per quato che adoro le lesbiche ! Che sono spesso l'opposto della donna tipo (parlo delle vere lesbiche, non del fatto che il 90% delle donne si farebbe una donna, che è dato assodato).
Per il resto....non è che gli uomini d'oggi siano poi 'sta gran roba: si credono fighi e persino prestanti...in realtà si fanno soggiogare con un minimo sguardo e a letto durano si e no dieci minuti in media (altro dato assodato). Sic !
Penso sia per questo che da anni preferisco tirarmi fuori dal gioco dei sessi (a proposito di quanto mi chiedevi ieri relativamente al mio privato ;-P).
Preferisco scrivere, osservare, dare consigli (spesso inascoltati), tentare improbabili corteggiamenti ma solo perché la tipa che ho di fronte mi fa un sesso pazzesco e non so resistere alla tentazione.
Ma tanto so già come andrà a finire.
E' un vecchio film e nemmeno fra i più originali.
Sic !

Stella mattutina ha detto...

Ma dai... Lo sai che il finale può sempre cambiare, no? E.

lucabagatin.ilcannocchiale.it ha detto...

Sì, nei nostri sogni sicuramente !
;-)