
Ora le donne si ispirano ad altri modelli. Al giro di boa del III Millennio, tutte – giovani e non - fanno il verso a Clodia, l'amante maledetta di Catullo, un misto di lussuria e intelletto, raffinata spregiudicatezza e spietato charme. Tacchi alti, aria distratta, antenne drizzate, sguardo non troppo penetrante, personalità apparentemente defilata e discreta, ma sempre pronta ad azzannare. E, nell’animo, cinismo e arrivismo da vendere. Patrizia D’Addario, l’escort prediletta del premier, ne è l’emblema, in pose ammalianti sulle pagine di tutti i giornali per aver rivelato un amplesso con Silvio Berlusconi, a Palazzo Grazioli.
Ormai, in certi ambienti, il modello Clodia sembra imperversare. Anche nel mondo dell’informazione, dove il confine tra velina e giornalista è sempre più labile (ragazze che si muovono a passo felpato, in versione sexy per caso, ma in realtà molto a ragion veduta). Insomma, tipe un po' alla Olga Bisera. Lei sì che ha saputo interagire col potere e con gli uomini di potere. Senza mai prenderli troppo sul serio. E ora, a 55 anni, ha perfino pubblicato un libro (“Ho sedotto il potere”) in cui racconta i suoi caldi incontri avvenuti coi potenti del mondo nel corso della sua carriera giornalistica. Coi tratti di Aspasia, l’amante straniera di Pericle nella florida Atene del V secolo a.C. , che la tradizione vuole un po’ etèra e ammaestratrice di ragazze da avviare alla stessa professione, un po’ intellettuale e riconosciuta maestra di retorica.
E se fosse proprio la donna, o meglio, questo tipo di donna, la principale artefice di quel preoccupante conflitto tra i sessi che sta creando una voragine nel rapporto tra uomini e donne?
Esprimersi ad alti livelli nella società è per il gentil sesso un diritto irrinunciabile, ma che bisogno c'è di diventare maschie a tutti gli effetti, fino a invadere un territorio che a loro non appartiene?
Perché allora non raggiungere un felice compromesso con se stesse e con gli uomini che potrebbe risultare vincente? Che, tradotto nella vita di tutti i giorni, a casa e al lavoro, vorrebbe dire: riconoscere le qualità maschili, quando ci sono e sono evidenti, non mettersi mai in competizione col proprio uomo, smetterla una volta per tutte con le inutili manìe di protagonismo. E ritrovare la propria femminilità puntando, anziché sulla seriosità e sul rampantismo, sulla solarità, sull'ironia e su una buona dose di quell'irresistibile leggerezza dell'essere. Insomma, essere una nuova Penelope, o meglio, una Penelope d'altri tempi, i nostri.
Esprimersi ad alti livelli nella società è per il gentil sesso un diritto irrinunciabile, ma che bisogno c'è di diventare maschie a tutti gli effetti, fino a invadere un territorio che a loro non appartiene?
Perché allora non raggiungere un felice compromesso con se stesse e con gli uomini che potrebbe risultare vincente? Che, tradotto nella vita di tutti i giorni, a casa e al lavoro, vorrebbe dire: riconoscere le qualità maschili, quando ci sono e sono evidenti, non mettersi mai in competizione col proprio uomo, smetterla una volta per tutte con le inutili manìe di protagonismo. E ritrovare la propria femminilità puntando, anziché sulla seriosità e sul rampantismo, sulla solarità, sull'ironia e su una buona dose di quell'irresistibile leggerezza dell'essere. Insomma, essere una nuova Penelope, o meglio, una Penelope d'altri tempi, i nostri.
Elena Orlando (elyorl@tiscali.it)
3 commenti:
Cara Stella, come ho scritto anche in un mio recente articolo: ce ne fossero di Veline !
Ovvero di donne divertenti, che hanno il coraggio e la voglia di far ridere !
Sono passati quei tempi, almeno televisivamente parlando !
Dalla seconda metà degli anni '90 le donne - sin dalla tenera età di 14 anni - scimmiottano il rampantismo, per così dire.
Mirano a soggiogare l'uomo, a farlo l'oggetto del loro desiderio, ad occupare ogni possibile posizione di prestigio....per il solo gusto di essere ammirate.
E fra loro bisticciano in continuazione: neonate oche da pollaio. Sì, lo so, l'hai in qualche modo scritto anche tu, ma trovo che la situazione sia ancor peggiore.
E' per quato che adoro le lesbiche ! Che sono spesso l'opposto della donna tipo (parlo delle vere lesbiche, non del fatto che il 90% delle donne si farebbe una donna, che è dato assodato).
Per il resto....non è che gli uomini d'oggi siano poi 'sta gran roba: si credono fighi e persino prestanti...in realtà si fanno soggiogare con un minimo sguardo e a letto durano si e no dieci minuti in media (altro dato assodato). Sic !
Penso sia per questo che da anni preferisco tirarmi fuori dal gioco dei sessi (a proposito di quanto mi chiedevi ieri relativamente al mio privato ;-P).
Preferisco scrivere, osservare, dare consigli (spesso inascoltati), tentare improbabili corteggiamenti ma solo perché la tipa che ho di fronte mi fa un sesso pazzesco e non so resistere alla tentazione.
Ma tanto so già come andrà a finire.
E' un vecchio film e nemmeno fra i più originali.
Sic !
Ma dai... Lo sai che il finale può sempre cambiare, no? E.
Sì, nei nostri sogni sicuramente !
;-)
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