lunedì 7 settembre 2009

Ely & George: l'illusione di averci capito qualcosa

Attesissimi domani al Festival del Cinema di Venezia. Da settimane su tutte le copertine dei giornali. Protagonisti assoluti del gossip vipparolo dell’estate 2009. Sono loro, i caschi d'oro di fine stagione, al secolo George Clooney ed Elisabetta Canalis. Facce simpatiche, da show biz. Un siparietto glamour dove, come al solito, il privato fa tutt’uno col pubblico.
E ora, per chi - come si dice - sta sul pezzo, già ci si interroga su due questioni fondamentali: flirt passeggero o amore vero? E, soprattutto, la Canalis è incinta? Per soddisfare questa curiosità basterà controllare i centimetri del suo girovita. Per approdare invece alla verità su questo amore, forse stavolta non basterà neppure spulciare qualche manuale tra i più riusciti di Francesco Alberoni su innamoramento e amore. Ecco, in questo caso bisognerebbe collegarsi col Padre Eterno.
Ad ogni modo, nessuno finora si è chiesto la cosa più importante: siamo davvero sicuri che i media di tutto il mondo ci hanno raccontato la vera storia d’amore tra i due? E chi può dirlo, se non i diretti interessati, che su questa storia non sembrano sbracarsi più di tanto.
Una cosa è certa: mica per i due è un eterno “sfaccinnamentu” vacanziero in moto? Passata l’estate, riprendono gli impegni di lavoro per tutti, e non solo per noi, comuni mortali, costretti ad alzarci alle sei del mattino. Oggi Elisabetta battezza da Genova la sua seconda edizione alla guida di Trl, lo show cult di Mtv. Clooney invece domani sbarcherà al Lido, trascinando (si fa per dire) la sua amata Ely sul mitico red carpet per presentare il film “The men who stare at goats” con Ewan McGregor e Kevin Spacey.
Meglio di così? Speriamo solo che la love story non finisca come quella dei due protagonisti di “A lot like love” di Nigel Cole, dove Oliver ed Emily si divertono insieme ma sanno di non essere fatti l'uno per l'altra. Anche se poi alla fine cambia tutto. Perché c’è sempre un happy end da qualche parte. L’importante è crederci fino in fondo.
A proposito, George, ma alla fine e nonostante tutto sei gay oppure no?

Elena Orlando (elyorl@tiscali.it)

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