lunedì 14 settembre 2009

Se Fifty Songs facesse fifty-fifty?

Vi ricordate Albertino? Voce e spirito del Deejay Time, lo storico programma di musica dance in onda da anni su radio Deejay nel primo pomeriggio?
Bene. Dj Alberto, fratello minore del direttore artistico Linus, adesso si è allargato (lui può) e nel week end conduce anche Fifty Songs, la classifica dei 50 brani più trasmessi. Ecco. Non è che ci sia niente di male ad essere esterofili. Per carità. Soprattutto in un periodo in cui i confini non reggono più. E , si sa, la musica internazionale spesso è di gran lunga più interessante e originale di quella di casa nostra. Però, così non vale. A voler essere precisi, fatta eccezione per Tiziano Ferro, Neffa e J Ax, o i casi più fortunati come Jovanotti (storico amico della radio, nonché ex speaker), Ligabue, Vasco Rossi e, forse, Max Gazzè, il resto è tutta barbarie, nel senso greco del termine. Per non dire spazzatura. Radio Deejay suona straniera, da Shakira ai Black Eyed Peas, da Madonna a Mika, da Nelly Furtado a Beyonce, solo per citare chi sta ai piani alti.

E siccome Fifty Songs non è altro che la classifica dei brani più trasmessi della settimana proprio da radio Deejay, non è che per caso gli amici di via Marsena (Milano), siano talmente esterofili da non accorgersi abbastanza di alcuni brani belli, scritti, prodotti e interpretati dagli artisti di casa nostra? Chessò, Luca Carboni, Gigi D’Alessio, Paola Turci, i Pooh, Lucio Dalla, OrnellaVanoni, tanto per citarne alcuni, totalmente assenti dal palinsesto musicale.
Se Fifty Songs adottasse il criterio di bilanciare le presenze in classifica tra la musica italiana e quella internazionale, non sarebbe male. Vai, Alba, bella lì, piaccc!

Elena Orlando (
elyorl@tiscali.it)

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