Bypassando la questione giudiziaria (Milly Carlucci ha denunciato Mediaset) per cui lo spettro dell' accusa di plagio aleggia ancora negli studi di Cologno, facendo ancora temere un possibile blocco del programma, Barbara D’Urso - al timone del nuovo chiacchieratissimo talent che pare faccia nemmeno troppo timidamente il verso al noto Ballando con le stelle di Milly Carlucci - non sembra essere preoccupata più di tanto. Tanto si sa come va a finire. Va a finire che si balla. Tant’è che la concentrazione della conduttrice più amata dalle casalinghe italiane è tutta rivolta ai passi seducenti e contorti del tango argentino, a quelli zigzaganti del sempre attuale cha cha cha, alle bizzarre e intriganti movenze del paso doble, con leggerezza e grazia, per carità, che nel ballo sono essenziali. Dal 27 settembre in prime time sulla rete ammiraglia Mediaset scenderanno in pista volti noti come Luca Marin, che dopo aver rimediato una brutta figura (a causa della tresca saltata fuori tra il suo migliore amico Filippo Magnini e quella che a breve sarebbe poi diventata la sua ex Federica Pellegrini), rialzerà il capo un po’ troppo appesantito con un agile tip tap e una salsa decisamente condita.
Al Bano non se ne va ma resta, anche se non da concorrente, bensì da membro della giuria. Farà compagnia alla ballerina Rossella Brescia. Costantino Vitaliano si prepara a grandi esibizioni. Si spera solo che il suo flirt col ballo durerà più a lungo di quelli che normalmente intrattiene con le sue (?) donne. Insieme a lui balleranno anche Max Laudadio, Paolo Seganti, Kristian Ghedina.
Il casto femminile sarà composto da un’atletica Elisabetta Gregoraci, che torna in tv dopo due anni di assenza (causa cambio pannolini, o giù di lì), Martina Colombari, Raffaella Fico, Marianna De Micheli e la cantante Marcella Bella.
Questi i Vip. Ma come vuole il format sudamericano, accanto ai volti famosi ci saranno quelli sconosciuti di persone comuni. La prima a cimentarsi nel ballo sarà Rossella Canuti, 20enne di Parma, studentessa universitaria di Scienze motorie. A seguire, gli altri concorrenti non famosi selezionati dalla gente, annunciati di volta in volta dalla D’Urso. Tanto per marcare ancora di più il gap tra chi fa parte dello show-biz e chi no.
Ma poco importa. Il ballo è democratico e dà ancora una speranza. Aggrega, coinvolge, dà a tutti le stesse opportunità, raccomandati e non, senza talento e bravi veri. Perché dinanzi a un merenghe tutti possono dimostrare di saperci fare oppure di essere totalmente negati.
Tutto si svolgerà sotto il segno di Tersicore, che ispirerà le danze e proteggerà i concorrenti dalle maledizioni di Milly Carlucci & Co. in casa Rai. Al pubblico una consolazione: in quest’era così drammaticamente spoetizzata, il ballo diletterà i loro animi e li solleverà dall’ansia e dall’ angoscia. Del resto, per dirla con John Dryden, “ballare è la poesia dei piedi”. E non è poco.
Elena Orlando (elyorl@tiscali.it)
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