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lunedì 23 gennaio 2012

Grande Fratello 12: Rudolf il dissidente fa crollare il castello di sabba del reality

Rudolf non ci sta. Ad essere preso per il c… da mezza Italia, come dice lui mentre si accinge a fare i bagagli e tornare in studio. A passare per una persona sgradevole, uno che si lamenta del Gf, uno che sputa sul piatto di Endemol e calpesta le regole del programma, comprese quelle della sceneggiatura, che lo costringeva a tutti i costi a flirtare con Ilenia, rischiando di mettere in forse la sua storia con la fidanzata fuori dalla casa. Amedeo dice no a un montaggio che lo ritrae in intimità con Chiara mentre fuori la sua ragazza potrebbe capire male.
Alessia Marcuzzi sbotta in diretta perché “non se ne può più di sentirvi lamentare, non sappiamo più come montare le vostre immagini”. E Francesco Facchinetti applaude in contemporanea su twitter la sua Pinella, invitandola ad allungarsi il vestito decisamente succinto e fa girare l’hashtag con la voce: “USCITE”. Alfonso Signorini in studio tace, non sapendo che pesci prendere.
Quella dei concorrenti di quest’anno di un reality sempre più fiacco, grottesco e in crisi, che sta rischiando di diventare davvero la caricatura di se stesso, è un’anomalia che la Marcuzzi accoglie con una certa vena collerica: "Non mi era mai capitato in tanti anni di conduzione di dover sentire continuamente lamentele di concorrenti che non vogliono stare nella casa. Se volete ricongiungervi alle vostre fidanzate, vi invito a uscire, ad andarvene".  Ma questa ribellione è invece un segnale importante. I concorrenti della casa non ci stanno più, alle regole non scritte di un gioco che si fa duro, a vestire panni che non gli appartengono, a vivere flirt che non esistono, a passare per quei personaggi che gli autori con cura scrivono apposta per loro e gli assegnano con quella devozione che la stessa Marcuzzi si ostina a difendere a spada tratta.

Se ne va così Rudolf, il dissidente, sbattendo la porta a uno showbiz dalle regole troppo pesanti.
Esce dalla casa del Grande fratello per non uscire fuori da se stesso e restare nella sua pelle. A dispetto delle critiche della conduttrice, che difende il "sistema” Gf da grande paladina.
Ma ormai la stessa difesa ha un colore sbiadito. Perché il pubblico, meno stupido di quanto si possa immaginare, si è svegliato dal lungo letargo. Gli stessi concorrenti non ci stanno. Non tutti, s’intende. Restano ancora quelli più asserviti con la speranza di ottenere un briciolo di fama. Ma i morti di fama non si sazieranno neppure con qualche briciola. Così come la Marcuzzi non riuscirà a spazzare via le nuvole del cielo sempre più cupo del Gf. Signorini la butta sulla maleducazione dei concorrenti. Facile escamotage ruffiano. Dire “pezzi di merda” agli autori è troppo. Davvero troppo. “Andassero tutti a casa”. Ecco. Dissentire non si può. Altrimenti non si varca nemmeno la soglia di quella porta. O si serve il padrone fino in fondo o niente.
Resta un fatto: finora due dei  morti di fama dell’edizione numero 12 del reality si sono ribellati al ruolo di  marionette, hanno scelto di non compromettere seriamente la propria immagine e di non perdere gli affetti lasciati fuori dalla casa. Per una volta ha prevalso la logica del buon senso. Quella che dovrebbe impedire a chiunque abbia un po’ di senno di sottrarsi a una carneficina mediatica, un circo autorizzato, un gioco cattivo e perverso. Almeno per una volta i pupi non vogliono più essere manovrati. “Un cattivo esempio per tutti quei ragazzi che fanno i provini”, sentenzia con voce alterata la Marcuzzi. Un segnale importante invece per chi pensa di potercela fare mostrando davvero le proprie qualità reali. Ecco. Il sistema Gf è visibilmente crollato nella propria struttura dalle fondamenta di carta, seppur tirata a lucido, proprio come svanisce nel nulla un castello di sabbia investito da un'onda lunga, e prima o poi cala il sipario su un palcoscenico sguaiato, maleducato e carnivoro, dove tutto è effimero e violentemente costruito. E per confermarlo stavolta non ci sarà neanche bisogno di aspettare i dati sugli ascolti.


Elena Orlando (elyorl@tiscali.it)

martedì 22 novembre 2011

E Fiorello s'illumina d'incenso

E per la seconda volta ha vinto lui, Rosario Fiorello, il Tony Manero della boutade. Campione di share (una media del 42 per cento per l’intera serata) in prime time su Raiuno col suo show “Il più grande spettacolo dopo il weekend”. Il trionfo della satira da avanspettacolo, con monologhi tutti lustrini e pailettes come la giacca di scena di Giorgio Armani che Chris Martin gli ha voluto ridare prima di andarsene, anche se Fiorello gliel'aveva regalata.
Contento in primis Lorenzo Jovanotti, che con il libero riadattamento del suo brano di successo gli ha portato davvero fortuna. Del resto i due sono legati da un destino simile. A entrambi, il primo con le sue apparizioni televisive a Fantastico e il secondo col Karaoke, la critica aveva dato il ben servito col biglietto di sola andata. E invece anni dopo tutti lì a ricredersi. E ad applaudire al talento vero.





Meno contenti i denigratori del mattatore da villaggio turistico, passato agli onori dell’intrattenimento grazie al suo successo radiofonico in coppia con Marco Baldini su Radio 2.
Forse troppo moderato sulla politica (in Rai, si sa, meglio non strabordare). Seguitissimi i momenti musicali della serata, prima con i Coldplay e poi con Micheal Bublè, che ha cantato un brano tratto dal suo nuovo album “Christmas”. Ma anche la parodia di Morgan.
A fronte di un successo, un flop annunciato. Il Grande Fratello 12, che quest’anno ha puntato tutto sulla rissa fine a se stessa, sembra aver stancato il pubblico. Tant’è, ha iniziato male, e gli ascolti continuano a calare a picco, con uno scarso 15, 71 per cento di share e una media di appena 3.793.000 spettatori. All’infedele di Gad Lerner su La 7 è toccato appena un 3, 47 per cento di share. Dato indicativo. Agli spettatori piace ancora ridere, sorridere e insieme riflettere (come nella sortita sui telefonini e sul rapporto dei giovanissimi con le nuove tecnologie). E per una sera lo spread ha ceduto il passo allo slang da puro intrattenimento.



Alessia Marcuzzi glissa sull’argomento, senza entrare in polemica con l’amico Fiore, che dalle prime ore del mattino ringrazia su twitter . Tutti, tranne quelli della Dandini, in libera uscita dalla Rai e prossima ormai all’approdo su La 7. “Grazie dei vostri bellissimi twitt!!! stanco ma contento!! I Coldplay sono fantastici. Bubble un fratello!!”. Questo il commento a caldo dello showman dopo la puntata di ieri sul social network.
E alla Dandini non resta che mandare un nuovo twitt. Stavolta però da vera sportiva, con tanto di complimenti!

Elena Orlando (elyorl@tiscali.it)  

sabato 23 luglio 2011

Grande Fratello 11: televoto nella bufera

Che nella casa più spiata d’Italia non si recitasse a soggetto ma con un copione ben preciso lo si era capito da tempo. Ma ora il Gf è nel mirino per la questione televoto. L’antitrust ha multato il reality della rete ammiraglia Mediaset per la cifra di centomila (poi ridotti a sessantamila) euro. Il motivo?
Le scorrettezze denunciate da Massimiliano Dona dell'Unione consumatori, che ora esprime grande soddisfazione per la multa. Ditino puntato anche sulla puntata andata in onda il 7 marzo. Dopo una settimana di televoto per decidere chi dovesse uscire tra Biagio, Angelica e Davide si decise di lanciare un altro televoto tra due dei tre nominati più votati. L'autorità ha riconosciuto che quel sistema creò una sorta di duplicazione di voti. L'antitrust definisce che al pubblico si debbano dare informazioni trasparenti e chiare sul meccanismo del televoto. L'unione consumatori ha in programma anche una class action per eventuali rimborsi dei soldi spesi per il televoto.





"Vi ripeto non condurrei mai un programma se fosse truccato. E lo dico con fermezza, perché so che il Gf è limpido. Detto questo mi sto informando e non appena so qualcosa di certo vi mando un messaggio”. Parola di Alessia Marcuzzi, raggiunta a Londra, in vacanza premaman con Francesco Facchinetti dalle polemiche attraverso un tam tam di messaggi di protesta piovuti nelle ultime ore sulla bacheca della sua pagina facebook. A seguire, messaggi d comprensione e solidarietà. The show must go on. Anche quando Pinocchio è stato sbugiardato…


Elena Orlando (elyorl@tiscali.it)

martedì 19 aprile 2011

Grande Fratello 11: finale a sorpresa. Vince Andrea

E alla fine il ribaltone c'è stato. Il Gf 11 l'ha vinto a sorpresa Andrea Cocco, scavalcando così Ferdinando, il favorito, che comunque ha incassato il 49 per cento dei voti dei telespettatori. Italo-giapponese, garbato, discreto, elegante, pacato, sensibile. Ha vinto l'esatto contrario di tutto ciò che il Gf ha rappresentato per sei mesi nella casa più spiata d'Italia. Se rissa, sangue e litigi continui hanno vestito da capo a piedi il programma, insieme a toni accesi, linguaggio colorito, pose scomposte, il televoto alla fine ha rivelato la stanchezza del pubblico per questo stile di comportamenti. Ha vinto la pecora nera del gruppo. Nessuna nota stonata. Bensì l'unica nota intonata di una melodia troppo urlata. Ma soprattutto un chiaro segnale per autori e organizzatori del casting. I toni vanno abbassati. Il pubblico si è stufato di coatti orgogliosi e di bulli sgrammaticati di periferia.

Meglio i toni soft di Andrea che le sguaiate invettive di Guendalina e la violenza sconcertante di Emanuele. Il vincitore del Gf adora leggere, ascoltare la musica e vedere film. Si reputa fondamentalmente "un buono", ma non tollera "le cattiverie gratuite, il menefreghismo, non saper riconoscere la bellezza nelle piccole cose e nella gentilezza delle persone, dando tutto per scontato". Questo era il suo identikit sul sito ufficiale del Gf. Talmente gentile e romantico che a Margherita all'inizio del corteggiamento dava quasi fastidio.
"Andrea Cocco è la dimostrazione - ha detto la Marcuzzi durante la diretta della finale,seguita su Canale 5 da 6.620.000 spettatori (share 32,79 per cento) - che il Grande Fratello lo può vincere anche una persona equilibrata, discreta e perbene".
Una ripresa a pochi metri dal traguardo, per salvare la faccia. Questa edizione infatti è stata caratterizzata da insulti, parolacce, bestemmie, aggressività continue, con episodi al limite del grottesco. Perfino Mediaset aveva più volte punito i concorrenti con la squalifica per evitare furiose polemiche. Ecco allora che la vittoria di Andrea cade a fagiolo. E salva l'undicesima edizione del Gf dal primato in fatto di trash. C'è ancora una speranza. Se si segue questa linea, il re dei reality cambierà davvero. In meglio.

Elena Orlando (elyorl@tiscali.it)

lunedì 18 aprile 2011

Il Grande Fratello ha le ore contate. E la vittoria di Ferdinando pure


Il cavallo bianco di Garibaldi. Chiedersi, a poche ore dalla finale, chi vincerà il Gf 11 è farsi una domanda retorica. A discapito del mancato effetto sorpresa. Tanto al Gf i copioni sono già scritti, i destini segnati, le sceneggiature note. Nulla viene lasciato al caso. Merito del certosino lavoro dei diligenti autori del programma. Quindi inutile chiederselo, tanto la risposta è quella: vincerà Ferdinando, il figlio del boss, il ragazzo leale e prodigioso, esempio di un riscatto convincente e calzante. Sul piano mediatico, certo. Più che una reale questione etica. Ma ci sta anche questo, nel calderone scorticato del Gf, dove tutto evapora in fretta, senza lasciare traccia. Ben venga una valida ragione per nobilitare il reality più sbracato e nullafacente della tv. Ma ancora molto seguito.


Lui, Ferdi, si prepara a godersela tutta, la sua vittoria. Per dare un segnale forte all’Italia. Certo. Lui, di Salerno, cresciuto respirando l'aria inquinata e malsana della criminalità. Lui con le spalle larghe e un coraggio da vendere, virtuoso a tal punto da impuntarsi a seguire la retta viae a non smarrirla, perché poi un giorno avrebbe dovuto raccontarla in tv condividendo il suo buonsenso e la sua onestà con milioni di telespettatori. Lui così spontaneo da non permettersi mai una sbavatura emotiva, una parola di troppo, una rissa mal tollerata dai tanti fan che lo hanno incoronato fin dalle prime puntate in cima alla classifica delle preferenze. Lui, il ragazzo perbene con la faccia e la fedina penale pulita, il fidanzato ideale, l’innamorato fedele della sua Angelica.


Casto e puro, Ferdinando, non ha dato in pasto alle telecamere la sua love story, astenendosi seppur a fatica da amplessi troppo rumorosi. E, telecamere permettendo, ha mostrato sempre carattere. Ce ne fossero come lui, in un mondo vestito di opportunismo. Bravo Ferdinando, hai meritato la vittoria. Quasi certa, salvo ribaltoni last minute. E gli spettatori, televotandoti, hanno dimostrato di voler dare un segnale etico forte e deciso al Paese. Meglio di un programma politico, di un manifesto elettorale. E il Gf, facendoti vincere, ha mostrato di farsi portavoce della celebrazione assoluta del bene, dell’esaltazione della virtù e di una vita da vero eroe. C’è ancora una speranza. Nonostante tutto. Che l’Italia possa risorgere? Che non sia la solita retorica populista di un falso e scenografico cambiamento? Macchè. La sola speranza è che Ferdinando non si monti troppo la testa, salendo in un Olimpo di cartapesta. Ad ogni modo, onore al merito: quello di essere stato il giocatore mediaticamente più convincente e strategicamente più bravo.


Elena Orlando (elyorl@tiscali.it)

martedì 15 marzo 2011

Nando Colelli: un meschino autentico


Homo faber fortunae suae. L’uomo è artefice della propria sorte, per dirla con Appio Claudio Cieco. E Nando Colelli, l’operaio di Aprilia (provincia di Latina) “buono, tranquillo, burlone e compagnone” , se l’è proprio cercata. Il concorrente del Grande Fratello 11 ha davvero toccato il fondo. Appena uscito dalla casa, poteva impegnarsi a seguire un corso accelerato di italiano per rendere più decorose le sue comparsate televisive. E invece Nando ha preferito dedicarsi alla pazza gioia, rinnegando per sempre le coniugazioni dei verbi e la consecutio temporum. Vittima del tritacarne mediatico, si è offerto senza filtri alle telecamere rivelandosi in tutta la sua meschinità e pochezza. La sincerità premia sempre, certo. Ma Nando ha messo un po’ troppa carne al fuoco. E così, dopo la lettera a Margherita in cui si tirava fuori dagli impicci e una serie di foto equivoche con misteriose ragazze con cui ci sarebbe stata, come lui stesso dice, “una botta e via”, in un’intervista alle Iene ha confessato che essersi messo con Margherita sarebbe stata una strategia consigliata dagli amici per non essere eliminato e allungare così la sua permanenza nella casa del Gf. Poco male, visto che lo fanno la maggior parte dei concorrenti. Solo che nessuno lo dice né lo direbbe mai tantomeno in un’intervista televisiva. Ma lui no. Nando è tutto istinto e zero intelletto. In una società inaffidabile e arraffona, è uno che dice la verità, nient’altro che la verità: io sono una gran testa di...legno. E piango, ma alla fine un po’ me ne vanto.

Nato ai bordi di periferia, come cantava Ramazzotti, ma senza valori né principi e neppure un grammo di intelligenza per dissimularlo, Nando è l’esempio di come non avendo una formazione solida né gli strumenti culturali necessari per cercare di vivere discretamente in questo mondo, si possa fare il gioco dell’autodistruzione. In un attimo, Nando ha bruciato tutta la sua notorietà, quella notorietà di plastica da reality.
Nando in fondo ha seguito fedelmente il copione interpretando se stesso, un ragazzo profondamente ignorante, vuoto, opportunista, disilluso. Un morto di fama in cerca di un briciolo di notorietà e di facili guadagni. Esattamente come il resto dei concorrenti che però, a differenza sua, hanno venduto l’anima al diavolo e non lo confesserebbero mai, neppure sotto tortura. In fondo Nando Colelli è uno come tanti. Purtroppo. Perché i Nando ormai sono un oceano di gente che si riconosce ad occhio nudo. Capelli a spazzola, camicia sbottonata, bracciali d’oro, collana a catena, profumo fortissimo. Abiti taroccati che imitano le grandi griffe. Un sorriso di burro e un deserto arido dentro l’anima.

Elena Orlando (elyorl@tiscali.it)

domenica 13 marzo 2011

Grande Fratello 11: il melodramma continua…


The show must go on, nonostante tutto il kitsch del caso. Di cattivo gusto, il Gf 11. Sempre di più. L’escalation, in un crescendo rossiniano, coinvolge tutti, ma propri tutti i concorrenti della casa più spiata d’Italia. Andrea tradito dalla fidanzata, non perdona. Guendalina va in crisi per la rivelazione shock del padre sull’imminente matrimonio con una nuova compagna incinta. Tutti piangono disperatamente. Lacrime sparse. Panni sporchi lavati in piazza senza nemmeno una goccia di ammorbidente. L’apoteosi si raggiunge in diretta, ogni lunedì sera, davanti a una media di quasi otto milioni di spettatori a puntata.
E l’audience premia il melodramma. In scena, come nella migliore tradizione dei libretti di Pietro Metastasio, i protagonisti reclusi nella casa da 145 giorni danno libero sfogo ai più bassi istinti nevrotici, a folgorazioni improvvise, sfoggiando sentimenti in formato gigante che fuoriescono dalle telecamere e appaiono in una posa telegenica e prorompente. Tutto fa brodo. Dalla notte hot di Biagio e Giordana (p.s.: qualcuno gli ricordi quant’è bello fare l’amore in un luogo ameno, lontano da occhi indiscreti, dove ci sono solo lui e lei…) alla cenetta romantica di Rosa ed Emanuele per festeggiare il primo mese insieme, dalle ruffianate di Davide ai dubbi di Ferdinando, dagli innamoramenti di Rosa ai flirt di Margherita, dai sotterfugi di Angelica alla superficialità di Jimmy. Tutti famosi per il tempo di una stagione televisiva. Tanto chi se ne importa del decoro. Tutto può succedere, recita lo slogan di quest’anno, che piove sui telespettatori peggio di una tempesta d’acqua e vento. Telespettatori narcotizzati, aprite pure l’ombrello!

Elena Orlando (
elyorl@tiscali.it)

domenica 23 gennaio 2011

Grande Fratello 11: naufragio senza salvagente


Era l’àncora di salvezza di chi affoga disperatamente la pruderie guardona e pettegola nell’ebbrezza dell’effetto reality. Ma undici anni dopo, la gran messa in scena dei concorrenti della casa più spiata d’Italia si sta rivelando penosamente vuota. Lo show implode, le docce sexy non appassionano più, l'esibizionismo allo stato puro neppure e anche la routine dei veri o presunti amorazzi ha davvero stancato perfino i telespettatori più fedeli. Le scivolate dei ragazzi nel linguaggio verbale hanno disgustato perfino Alfonso Signorini, che ormai bacchetta un po’ tutti.
Così tra ripicche dell’ultima ora, piccole vendette, gelosie e furiosi litigi lo slogan di quest’anno è: coraggio, tiriamo pure fuori il peggio di noi stessi.

A nulla è valsa la fiacca trovata del cast in itinere, disseminando qua e là come noccioline new entry che possano dare un colpo di reni alla noiosissima sceneggiatura.
Perfino il televoto ha dato forfait, col rimborso farlocco ai concorrenti che avevano votato da casa. Se non fosse stato per Davide (Baroncini), il ragazzo “all’antica” di San Giovanni La Punta (Catania), col suo sacro furore vulcanico (se si cresce alle pendici dell’Etna non si può proprio far finta di niente...), gli sbadigli avrebbero fatto cadere in letargo davvero tutti, commentatori compresi.
Ma Davide c’è e si fa sentire. Insulta, sbraita, ringhia contro Guenda, si riprende la vita, piange, ride, combatte per un briciolo di fama, si mette con Rosa, poi ci ripensa, stuzzica Olivia, poi se ne pente, bacia appassionatamente Erinela, fa pace con la Marcuzzi, scimmiotta malissimo il gallismo siciliano del bell’Antonio di Vitaliano Brancati . Questo è il massimo del Gf di quest’anno.
Domanda: riusciranno gli autori a portare a termine dignitosamente questa edizione così sbiadita del programma e a sostenere l’utilità televisiva di un’altra?
Piccolo suggerimento: fate entrare subito nella casa Fabrizio Corona
. Lui sì che insegnerà ai ragazzi come “usare” meglio le telecamere e tenere il pubblico sulla graticola. Caro Fabrizio, per favore salvaci tu!

Elena Orlando (elyorl@tiscali.it)

domenica 24 ottobre 2010

Grande Fratello: lo specchio di che?...


Dieci più uno fa undici. Anzi, Gf 11. L’edizione di quest’anno del reality dei reality, dominatore assoluto di mezzo anno di palinsesto della rete ammiraglia Mediaset colpisce ma non affonda. Ancora una volta i concorrenti nuotano come pesci in un frullatore mediatico abboccando più o meno ingenuamente all’amo di autori sempre meno spregiudicati. Si sfiorano tra quattro mura domestiche assai ben arredate, scodinzolano disinvolti tra velluti e cristalli, miagolano, strizzano l’ occhio assetato anche di un solo momento di gloria alle telecamere piazzate dovunque, anche quando vanno in bagno. E puntualmente, all’inizio del viaggio televisivo nella casa più spiata d’Italia, dalle colonne dei giornali e dai dibattiti tv si sfodera dal cilindro ogni moralistica citazione. “Il Gf è lo specchio dei tempi”. “Il Gf è una finestra sul mondo”. Alt. Questo è lo slogan del Tg1 targato Minzolini. A ciascuno il suo, direbbe Sciascia. Ma non scomodiamolo per questo, ovvio. Qui si vola basso. Diciamo pure dall’ombelico in giù. Appena un paio di settimane in onda e già i primi baci, i primi flirt, le prime menate. Fin qui, tutto regolare. Tutto da specchio dei tempi. Speriamo solo che con qualche cazzotto non si ammazzino come i fatti di cronaca ci raccontano, magari simulando una lite in metropolitana.

Eppure in questo quadro qualcosa che non quadra c’è. Due più due non fa quattro. Uno dei concorrenti, Andrea Cocco, viveva a Hong Kong, tra le altre cose faceva anche il modello e ha già girato mezzo mondo. Un altro concorrente, David Lyoen, di madre barese e padre franco-olandese, è vissuto in Australia, parla cinque lingue e fa il funzionario al ministero degli Esteri francese. Nora Silvestri è nata in Congo, parla quattro lingue ed è una ballerina. Insomma, mica male i concorrenti del Gf. Mica presi dalla strada, come si dice. Mica poveri sprovveduti morti di fama. E poi tutti rigorosamente belli, alti, muscolosi, tonici, insomma fighi. Beh, se vi capita di incontrare tipi simili per strada, magari alla fermata dell’autobus mentre andate al lavoro e siete ancora mezzi assonnati, fateci caso. Potreste sempre segnalarli per i casting della prossima edizione. Se invece vi accorgete (cosa assai più probabile) che la gente che incrociate per strada tutti i santi giorni ad ogni ora non corrisponde esattamente a queste caratteristiche, allora fatevi sotto nella smentita della solita panzana: il Gf è lo specchio dei tempi. Sì, certo, lo sarà pure. Magari dopo ore di palestra, mesi di incontri con i migliori look maker in circolazione e qualche puntatina da un bravo chirurgo estetico.

Elena Orlando (elyorl@tiscali.it)