domenica 9 agosto 2009

Una spilla incandescente che lubrifica l’anima

E’ la stella cadente dell’ altra notte. Mi è apparsa nel buio massiccio di un cielo pesante. “Non ho più l’età per esprimere desideri”. Quel pensiero mi ha attraversato subito come un lampo. Eppure di desideri ne ho tanti. Rendere felice la persona che amo, stare vicino a chi mi vuole bene, rispolverare l’elenco dei nemici e assolverne almeno un paio.
Ho passato al setaccio tutti i miei desideri, uno ad uno. Mi sfilavano davanti con vertiginosi tacchi a spillo e senza neppure un segno di cedimento. Ma tra questi mi sono subito accorta che non c’era quello che, fino a un anno fa, avrei considerato per primo:diventare una giornalista. Di che cosa?, mi chiedevo. Evidentemente ora al primo posto avevo messo altre cose. E senza neppure accorgermene.
C’è sempre un momento nella vita in cui cambia tutto e questo accade quando cominci ad amare profondamente qualcuno. L’orizzonte si colora diverso, di una luce nuova, mai vista prima. E’ come se all’improvviso sparisse la nebbia. Ed è in quel preciso istante che si comincia a dare il giusto peso alle cose, a ripensare agli errori commessi. E' in quell’istante che si uccidono tutti i fantasmi, si spazzano via con un colpo di spugna tutte le idealizzazioni profondamente irreali e perverse che si erano insinuate nella mente, si bruciano tutti gli specchietti per le allodole. E' solo allora che si rinasce un'altra volta. /…

Elena Orlando (elyorl@tiscali.it)

3 commenti:

Andrea Tricomi ha detto...

Tradire le aspettative...? Tu devi essere te stessa... Non cambiare, per carità. Siamo noi lettori che dobbiamo tradire le nostre convizioni... buttarle via, rimodularci a nuova vita, formattare il cervello. Tu sei la Stella Mattutina, noi lettori le meteore della rete. Tu sei Elena, chi ti sfida deve disarmarsi di tutta l'ipocrisia che ha collezionato nel tempo, per risponderti. Grazie per il modo assolutamente personale, originale e intelligente di porre quesiti, di regalare idee, di interpretare la nostra realtà per nulla facile e semplice. Cari amici questa donna è un intellettuale di primissimo livello. Qualsiasi critica è destinata a passare sotto l'etichetta INVIDIA.

Andrea Tricomi ha detto...

I desideri sono assimilabili a fiumi che scorrono nell'anima degli insaziabili. Ricchezze incerte ed occulte. Sono i nostri tiranni, caratterizzati dall'orientamento all'altro da sé. Si abbandonano ai sogni dorati di una idealizzazione divina, diventano utopie. Sono qualcosa di differito rispetto all'immediatezza dei bisogni. Gli ideali hanno la funzione di mantenere viva la tensione verso la meta prefissa. Per Freud il desiderio è alla base della vita istintuale. L'istinto primordiale può trasformarsi in atto razionale? E quindi in rinascita, una visione olografica e immateriale dell'esistente?
San Tommaso parla di gioia causata dalla speranza. Ma la speranza è un nodo intorno al quale si intrecciano desiderio e indefinito. Quindi i desideri restano i nostri tiranni. Ci uccidono, come un virus, ci danno nuova vita come il latte materno.

Stella mattutina ha detto...

Andreaaaaaaa, mi è scesa la lacrimuccia, lo sai? Mannaggia!

Sono io che ti ringrazio per i tuoi commenti alla vaniglia e allo zenzero, sempre ricchi di riflessioni, notizie, riferimenti e citazioni, davvero intensi, profondissimi e mai banali.

I desideri sono come il pane. Mi dici come si fa a vivere senza? :-) E.