giovedì 27 novembre 2008

O si è belli o si è fuori





















Se sei brutto proprio non hai scampo. Niente da fare. La discriminante per entrare in “
beautifulpeople.net”, l’ultimo social network di origine danese sbarcato in Italia, è il frutto proibito di Venere, la “pura beltà che gli occhie adesca, / immaculata se conserve e cresca», come la immortalava il giocoso Neri Moscoli nelle sue Rime, al tempo di Dante l’egregio e ‘l sommo.

Nata da sei anni, la rete di belli gode attualmente di 120.000 membri in tutto il mondo. Ma, ovvio, non appena ci si registra, la foto è d’obbligo. Conditio sine qua… non se ne fa nulla. Perché se non hai un bel viso e un bel sorriso, sei tagliato fuori.

Ma c’è di più. Una volta inserita la foto sul sito, mica finisce qui. Anzi, è proprio a questo punto che arriva il più bello: saranno quelli che sono già iscritti a decidere, votando sulla base dell'immagine e del curriculum, se si può restare o meno nel network, che promuove al suo interno relazioni private e professionali, eventi e viaggi, oppure se si è destinati alla cacciata.

Una vera e propria cooptazione, di quelle che si usa fare per entrare in certi ambienti. Stavolta in base al solo criterio della bellezza.

Sportivo il commento di Maurizio Gasparri, capogruppo del Pdl al Senato: «Estremamente interessante il sito dei belli, al quale io non posso iscrivermi. Il problema, però è avere il tempo una volta iscritti di frequentare questi network». Nell’era del virtuale, non dovrebbe essere poi così difficile.

Peccato che se, anziché bello, finora ti hanno sempre detto che sei simpatico oppure "bello dentro", non vale. Qui sei fuori comunque.

Elena Orlando (elyorl@tiscali.it)

8 commenti:

Anonimo ha detto...

La bellezza è un dono degli dei? La bellezza è "caduca e fuggitiva"? É perfezione estetica?
Innazitutto la Bellezza da sola non salverà il mondo. Il concetto di bellezza è indeterminato, accidentale, complicato, enigmatico.

La bellezza è l'ordinato rapportarsi degli esseri, delle cose, delle parti degli organismi: è un sorriso sereno, è un'emozione pulita, è un movimento garbato, è un odore soave, è uno sguardo vivace, è una voce affidabile.
Senza una di esse cade la forza della libido, della socialità, del dialogo. Sappiamo che le donne si differenziano dagli uomini perché non inseguono un mito di perfezione corporea e che non corrisponde all'ideale maschile.

L'anima è uno strano congegno dove le ragioni finali di un giudizio \ comportamento \ godimento restano vaghe e mutevoli.

Anonimo ha detto...

In effetti è molto triste sentirsi dire "sei bello dentro" o "sei simpatico".
Io me lo sono sentito dire moltissime volte, specie nel periodo adolescenziale da frotte di ragazzine. Alle quali - ne sono certo - non ero affatto simpatico.
Invero non avevano tutti i torti: sono brutto dentro e fuori sono completamente e volutamente "demodé".
Forse è per questo che sono inguaribilmente narcisista e autarchico.
;-P

PS: ma non meno sessualmente rilevante

Stella mattutina ha detto...

Abbiamo sempre paura di non essere belli abbastanza per la persona che più ci piace.

Eppure la bellezza, più che nel look, è qualcosa di più complesso che sta dentro di noi. E' come una luce che a un certo punto, senza che tu abbia premuto nessun interruttore, si accende sul tuo volto, nei tuoi occhi, ti pervade e ti sovrasta. E contamina di bello tutto ciò che fai. E non ti fa passare niente inosservato. La bellezza chiama la bellezza. E' come il canto dele sirene per Ulisse.
E non si può far finta di niente e ignorare il suo richiamo.

E allora, neanche te ne accorgi, ma cominci ad andare alla ricerca di ciò che è bello e possa alimentare quella luce.

Ecco, a volte a me capita. Credo che sia questa la vera Bellezza. E.

Anonimo ha detto...

E' un bel discorso quel che fai cara Ste.Ma.
Per me però è di difficile comprensione talvolta, ti dirò.
La bellezza fisica non è tutto però....anche l'occhio vuole la sua parte ! ;-)

Stella mattutina ha detto...

Chi l'ha detto che mi riferivo solo a una bellezza spirituale? E.

Anonimo ha detto...

«(...) la bellezza è legata alla nostra soggettività, non perché essa varii con il variare dei soggetti, ma per il fatto che essa appare come il nostro destino. Se il bello è legato al nostro destino, e il nostro destino è l'attuale accadimento della parte che ci è data in sorte, allora il bello è ciò che va ricercato come ciò che sta accadendo, che ci appartiene pienamente, e la ricerca della bellezza, non è, quindi, la ricerca di qualcosa - una tra le tante - che soddisfi la nostra sete di piacere, quanto la ricerca di quella prospettiva che ci permetta di vedere ciò che da sempre è nostro».

Siamo complicati, accidenti!!!!

Se volete conoscere "La Filosofia della Felicità" leggete tutto il testo di Nicola Gambini e Sandra Scibelli qui

Stella mattutina ha detto...

Mica facile... Però, volendo, ci si può provare. Anzi, si deve! :-) E.

Anonimo ha detto...

Il link La Filosofia della Felicità