Ne è l’incarnazione vivente. I miracoli esistono, anche in tv. Maria De Filippi per quest’anno spegne i riflettori sul suo talent show “Amici” con un doppio record: di ascolti (solo la finale è stata vista da una media di 5.940.000 telespettatori, con picchi di ascolto del 57.8% di share al momento della proclamazione del vincitore e alle 22.18 con 7.750.000 telespettatori) e di qualità. I quattro ragazzi che si sono contesi la vittoria, Emma, Loredana, Pierdavide e Matteo, sono tutti bravi, tutti di gran talento, tutti vincitori. Importantissima l’attiva partecipazione delle più grandi case discografiche, “senza le quali – dice la conduttrice – tanti obiettivi non sarebbero stati raggiunti”.
Un solo rischio: che la prolificazione dei talent a destra e a manca a lungo possa stancare il pubblico. Ma al momento non se ne parla nemmeno. Cori da stadio, file chilometriche fuori dagli studi di Cinecittà, gruppi di fan scatenatissimi su facebook. Insomma, grande entusiasmo e partecipazione. Emma, la leonessa del Salento, è già in vetta alla classifica col suo album d’esordio. Loredana, la ragazza occhi cielo si è già piazzata al sesto posto. Il cantautore Pierdavide, autore di “Per tutte le volte che” di Valerio Scanu è terzo in classifica e si è aggiudicato il premio della critica. Matteo ha portato per la prima volta la lirica in un talent show, è stato ingaggiato da Daniel Oren per il ruolo da protagonista di Nemorino per tre repliche di gala dell’Elisir d’amore di Donizetti.
E lei, nostra signora di Canale 5? E' un vero fenomeno televisivo. Un miracolo vivente sull’onda dell’audience, che con fare discreto e disinvolto, senza mai impallare le telecamere, è al timone di ben due programmi televisivi di grande successo sulla rete ammiraglia Mediaset. “Amici”, che si è appena concluso ma già annuncia importanti novità per l’anno prossimo (la più importante, il ballo sarà separato dal canto, per dare più visibilità ai ballerini), e la striscia quotidiana di “Uomini e donne” , in attesa che riprenda “C’è posta per te”. Il pubblico la segue, la ma, le scrive. Lei sorride timidamente, a volte si arrabbia, mai sopra le righe, sempre educata e composta. Democratica, trasversale, intergenerazionale, la consorte di Maurizio Costanzo è popolarissima tra i teenager, spettatori del talent, dai trentenni in crisi d'identità e perfino da mamme e papà e da zie e nonni, con la nuova trovata di “Uomini e donne” in versione terza età.
Non scalpita, passeggia lentamente con l'immancabile "gelato" (il microfono) sempre in mano, si muove per lo studio con estrema circospezione, fa intervenire il pubblico, richiama all’ ordine, spiega le cose nei dettagli, raramente si commuove, qualche volta si arrabbia. Maria De Filippi è un animale da piccolo schermo, con la straordinaria capacità di interpretare a pieno i gusti del pubblico. Raccomandata? Fino a un certo punto. Nel 1989 un incontro le ha cambiato la vita, quello con Maurizio Costanzo. Ma poi la milanese laureata in Giurisprudenza con 110 e lode forse col sogno di diventare magistrato e la passione per i cavalli, ha camminato con le proprie gambe. Nove telegatti. Una voce roca e sexy. Ma soprattutto l’elisir di lungo corso in tv, come conduttrice e come autrice. E una gran voglia di sperimentare. Sempre e solo in casa Mediaset. Almeno per ora. Magari col pericolo di diventare un evergreen, di ritrovarsi tra una ventina d’anni protagonista di qualche capitolo di trattati dedicati alla storia della televisione commerciale, di entrare nell’albo d’ oro dei mostri sacri della tv con Pippo Baudo e Mike Bongiorno ed essere ricordata in ogni ricorrenza. Destino segnato. Mary per sempre.
Elena Orlando (elyorl@tiscali.it)
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