Alla fine vince chi gioca. O meglio, chi sa giocare bene le proprie carte. Calcolando, studiando ogni mossa, non lasciando niente al caso né tantomeno all'emotività.
E' questa l'unica strategia che Mauro Marin, vincitore della decima edizione del "Grande Fratello", ha seguito fin dal primissimo istante in cui ha varcato la soglia, appena una settimana dopo l'inizio del reality, della casa più spiata d'Italia.
"Quando sono entrato - ha spiegato Mauro - il gruppo si era già formato ed era affiatato e, scusate se uso un termine da giocatore, per 7 giorni ho fatto All In. Ho giocato il tutto per tutto: ho provato a distruggere qualcosa che si era formato e mi è andata bene perchè tutti si sono schierati contro di me e la cosa dal punto di vista del gioco gli si è ritorta contro".
Ma c'è di più. Il salumiere di Castelfranco veneto ha rivelato di essersi ispirato ad Alvaro Vitali in "Mela mela banana caffè". Anche se "In certi atteggiamenti mi sono rifatto alla vicina di casa. Da noi si usa dire vecchio non in senso dispregiativo. Ho dato una confidenza estrema da subito, è stata vista come una forma di aggressione. Anche lo scherzo che ho fatto a George era ampiamente studiato: non ho dormito la notte per prepararlo. E così anche la mia reazione con il pio pio è stato un gioco verso Massimo che parlava delle sue donne”. E proprio questi atteggiamenti da abilissimo stratega lo hanno reso odiatissimo nella casa e amatissimo dal pubblico. Così, il piano di vincere e portarsi a casa i 250.000 euro per comprare una salumeria tutta sua è perfettamente riuscito. E allora chapeau! Soprattutto per il sano realismo di non avere nessuna pretesa di entrare nel mondo dello spettacolo.
Elena Orlando (elyorl@tiscali.it)
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