Sanremo. La Notte porta consiglio. Ma Ad Arisa non deve averne portato poi così tanto, se per esprimere “"il doloroso e intricato turbinio di emozioni vissute alla fine di un amore, emozioni che riempiono i pensieri di una donna da sola durante una lunga notte" la cantante lucana che quando è apparsa sembrava appena uscita da un romanzo di Lewis Carroll ha abbandonato i suoi vecchi panni e ha indossato le vesti di una pantera ma per nulla agile.
Arisa, ci spiega perché la dolorosa scelta di togliersi gli occhiali?
“Ogni tanto cambiare fa bene. E poi non è vero che l’Arisa con gli occhialoni di Sincerità (Sanremo 2009, tra i giovani) non c’è più. E’ solo che stavolta ho voluto dare una luce alla parte più intima di me stessa”.
E quale sarebbe?
"Quella parte più introspettiva che ognuno di noi ha”.
Ma noi nel suo look alla Alice nel Paese delle meraviglie ci avevamo creduto davvero…
“Infatti mai stata un’operazione commerciale. Sono sempre stata me stessa”.
Ne è proprio sicura? A dire il vero nei suoi tacchi sul palco dell’ Ariston sembrava galleggiare non proprio bene…
“ (ride) E invece d’ora in poi dovrò abituarmici!".
Anche noi. Celentano grande artista o predicatore fuori luogo, tempo e spazio?
“Decisamente grande artista”.
Anche lei come Francesco Renga ce l'ha con lui per essersi mangiato i cantanti in gara?
"Beh, in effetti si è parlato tantissimo di lui, ma era prevedibile. Quando si parla di Celentano, si parla di un vero ciclone. Ma va bene così. L'importante è che la gara e soprattutto la musica e le canzoni di noi artisti non passino troppo in secondo piano"."
Che voto dà al suo amico-conterraneo Rocco Papaleo?
"E' semplicemente fantastico. Bravissimo. Rocco poi è una gran bella persona".
Rifarà X Factor, nonostante l'abbiano accusata di non avere personalità?
“Se Dio vuole, sì. Cioè se me lo chiedono, lo rifarò molto volentieri”.
Progetti per il futuro?
"Il brano di anremo fa parte di un nuovo album, Amami. E poi sto per partire per un tour teatrale che inizierà il 17 aprile. E poi ancora, dopo "Il paradiso non è un granché - storia di un motivetto orecchiabile, ed. Mondadori, mi piacerebbe scrivere un altro libro".
Torniamo a Sanremo. Le è piaciuta di più Belen o Elisabetta Canalis?
“Direi con un pizzico di invidia entrambe bellissime (ma non ne sembra troppo convinta).
Ma secondo lei Belen Rodriguez le mutande ce le aveva?
"(Ride) Non so... Bisognerebbe chiederlo a lei. Comunque penso proprio di sì, anche se lo spacco era davvero vertiginoso".
Chi ha apprezzato di più tra gli artisti in gara?
“Domanda di riserva? Un po’ tutti”.
Non mi dica che non c'è competizione dietro le quinte...
"Infatti non glielo dico, perché la competizione c'è ed essendo una gara è giusto che ci sia. Ma per fortuna si scherza insieme e non ci si prende troppo sul serio".
Ma lei, Arisa, è sempre così politically correct?
“Sì, ma solo nel lavoro. Nella vita provata sono un vero disastro”.
La prego, ci faccia qualche esempio…
“Sono piuttosto insicura, mi metto sempre in discussione e penso sempre di non farcela ma poi ce la faccio”.
Nello show di Fiorello Marco Baldini l’ha imitata…
“(Ride) Sì, e lo ha fatto anche bene. E’ interessante vedere come sei vista dagli altri ”.
Ultima domanda: chi vincerà questa 62esima edizione del Festival?
“Ehmmm, non posso sbilanciarmi troppo. Davvero".
Sì, ma ce l'avrà un favorito o una favorita?
"Non vorrei fare nomi per orientare in qualche modo i gusti del pubblico. Diciamo che Emma ha molte chance di vincere, ma anche Renga, Nina Zilli e molti altri. E poi la Bertè è davvero straordinaria. Quest’anno devo dire che ci sono gran belle canzoni, non proprio canzonette”.
Scusi, ma lei non si vede tra i possibili vincitori? “E no, sono scaramantica. Non vorrei portarmi iella da sola…”.
Elena Orlando (elyorl@tiscali.it)
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