domenica 5 febbraio 2012
Sanremo 2012: la polemica agghiacciante e scivolosa dei politici su Celentano
I politici da un po’ di tempo a questa parte, soprattutto da quando è arrivato il governo Monti, non sanno che cosa fare. Persa decisamente autorevolezza, calata a picco la loro popolarità, investiti da un gelido vento di antipolitica e precipitata sotto i talloni qualsiasi credibilità agli occhi dei cittadini, allora hanno pensato bene di rompere un po’ le scatole ad Adriano Celentano su twitter.
Oggetto della critica: il compenso di Sanremo 2012 pari a 350 mila euro a puntata devoluto interamente in beneficenza a Emergency e alle famiglie più bisognose di sette città. E il molleggiat ci pagherà sopra pure le tasse.
Da Adriana Poli Bortone, ex ministro del I governo Berlusconi, ex sindaco di Lecce e leader del movimento Io Sud, che dal suo profilo twitter ha addirittura proposto una sorta di sciopero della tv contro Celentano, consigliando di spegnere la televisione durante le sue apparizioni sul palco dell’Ariston, al deputato Pd Marco Carra, che si è spinto più in là depositando un’interrogazione parlamentare per chiedere a Monti e a Passera (come se non avessero cose più importanti a cui pensare) “quali strumenti siano a disposizione dell’Esecutivo per evitare, nel rispetto dell’autonomia gestionale della Rai, compensi eccessivamente elevati”.
Sollevare una polemica del genere imbruttisce di colpo e, semmai ce ne fosse bisogno, ancora di più i nostri politici che già belli non sono. E addirittura li abbrutisce, consegnando al pubblico fischi e critiche ad una politica che ormai appare sempre più come un mendicante stanco, rugoso, vecchio, quasi accasciato al suolo. Detto questo, ripercorriamo i cachet assai più alti di chi ha preceduto il Molleggiato sul palco dell’Ariston.
Cominciamo da Jennifer Lopez: alla popstar una comparata quasi da figurante sul palco dell’Ariston è costata a mamma Rai ben 800 mila euro e solo per una serata. La Lopez è entrata, si è seduta e ha scherzato un po’. In tutto poco più di dieci frasi e un’aria da diva che, intervistata dalla casereccia Antonella Clerici, non le stava proprio bene.
Ma il top dei cachet è stato raggiunto da Mike Tyson, intervistato da Paolo Bonolis nell’ edizione del 2006 del festival: 90 mila euro per un’intervista choc al campione di boxe condannato per violenza sessuale. E sempre nel 2006 si spesero dai 400 ai 500 mila euro per pagare un’apparizione scialba di John Travolta. Due anni prima, nel 2004, Dustin Hoffman per due performance semiridicole si pappò 180 mila dollari e Sharon Stone, nell’edizione condotta da Pippo Baudo, fu pagata 250 mila euro. E l’anno dopo gli spettatori del festival hanno dovuto sorbirsi anche Hugh Grant da 500 mila euro, sbarcato nella città dei fiori solo per prendersi un the sul palco e infastidirsi dopo un rapido scambio di battute. Niente rispetto al compenso di Roberto Benigni, 250 mila euro (ma neanche poi tanto male…), in parte devoluti in beneficenza ma senza l’aggiunta delle imposte.
E che dire di Iva Zanicchi, che non sarà una star di Hollywood ma che, invitata nel 2004 dal direttore artistico Tony Renis per una serata revival aveva chiesto un po’ troppo. Senza contare poi i compensi record dei conduttori di Sanremo, i più lauti quello di Paolo Bonolis (un milione di euro nel 2009) e di Michelle Hunziker, che arrivò di poco al di sotto.
Quindi, lunga vita ad Adriano Celentano e alle sue beneficenze. E voi, cari signori politici, attenti alle scivolate ridicole e imbarazzanti sul ghiaccio per terra. Guardare la pagliuzza altrui anziché la propria trave è fin troppo facile. Rivolgete piuttosto un pensiero ai vostri lauti e immeritati compensi. Almeno due minuti al giorno…
Elena Orlando (elyorl@tiscali.it)
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2 commenti:
Grande gesto di Celentano: bisogna prendere esempio da lui
Polemiche inutili..meglio 1 milione a Celentano, che 5 euro per Flavia Vento all'Isola Dei Famosi..
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