lunedì 8 febbraio 2010

La metamorfosi di George Leonard, ultimo eroe del machismo romantico: da Casanova a giovane Werther

Fosse vissuto nell’antica Grecia sarebbe stato un sofista del calibro di Protagora, che ubriavaca l’uditorio all’infinito con le sue mirabili antilogie. Prima dice una cosa, poi ne dice un’altra, contraria a quella di prima. Poi ridice quella di prima. E' fatto così George Leonard, eroe contraddittorio e controverso del machismo romantico, sciupatore di femmine pentito e ora ragazzo innamorato di Carmela. Lui, il principe del GF 10, non ci sta più. Semmai ci stava prima. Adesso con la sua vecchia vita ha chiuso. E con le (ex?..) amanti, pure. Punto e a capo. D'ora in poi si pensa solo a mantenere la promessa di matrimonio fatta alla sua farfallina davanti a milioni di spettatori, con tanto di anello di famiglia.
Insomma George, colpito dalla freccia di Cupido, si è spogliato dei panni di Casanova per essere assalito e vinto dai dolori del giovane Werther.
Necessità da copione o autenticità di sentimenti? E’ ancora presto per dirlo, nonostante le cattive insinuazioni di Sarah Nile, coniglietta in calore (qualche tempo fa spalmata con le sue grazie sulle copertine di Playboy Italia) a cui questa storia d’amore proprio non garba.
Cominciamo dall'inizio. Doveva aspettarselo, il principe di Foligno. Chi troppe ne fa… qualcuna ne sconta. E allora, subito dopo l' uscita dalla casa del GF, ecco le sue ragazze sedotte e abbandonate fare il loro ingresso, in fila per due col resto di sei, in tv e nelle riviste di gossip. Tutte lì, in bella posa pubblicitaria a raccontare all’Italia intera, che con quella promessa d’amore aveva voluto sognare ad occhi aperti e aggrapparsi disperatamente a questo sogno, le gagliarde malefatte di Mr Leonard.

E lui? Dinanzi a prove inequivocabili (le donzelle si sono presentate con tanto di sms e foto) in un primo momento non le conosce, poi le riconosce. Anzi, ne riconosce qualcuna. Nel frattempo a Carmela, ancora nella casa, il polverone sollevato dal suo amato sale agli occhi e le annebbia un po’ la vista. Ne sono prova gli ultimi confessionali conditi con l'acidità del succo di limone e contenenti messaggi chiari e inequivocabili. Ora lei si chiede se il matrimonio si farà davvero. Ma il suo George, tra una firma di autografo sul decolletè e l’altra, ha preparato una torta per festeggiare insieme il suo compleanno, rientrando per qualche istante nella casa. Il resto della love story? Ancora da scrivere...

Una cosa è certa: la redenzione paga sempre. E l’assoluzione collettiva lava ogni colpa. Che cosa c’è di meglio di un'indulgenza plenaria? George è una persona nuova. Vuole esserlo. Vuole cambiare per il bene di suo figlio. E solo questo basterebbe per accaparrarsi il sostegno e l’approvazione del pubblico (e il principe, infatti, ci sta provando). Unica perplessità: riuscirà Carmela a distoglierlo sul serio dalle sue umane debolezze? E lui ce la farà a rinunciare una volta per tutte al divertissement eccentrico col suo ormai scomodo gineceo? Chi vedrà, capirà...

Morale della favola gieffina (anche questa col punto interrogativo): possiamo credere davvero nell’amore tra i due? Morale della favola esistenziale : possiamo credere davvero nell’amore eterno? Morale della favola televisiva: possiamo ancora credere nei reality?

Elena Orlando (
elyorl@tiscali.it)

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