giovedì 14 maggio 2009

Io sono io, gli altri non sono niente

È uno specchio di carta a riflettere l’immagine della Fiera Internazionale del Libro di Torino 2009, che apre le danze oggi, per la ventiduesima volta. “Io, gli altri. Occasioni per uscire dal guscio”: il titolo raffigura lo specchio fragile che riflette l’immagine gracile di un Io malato, egocentrico ed esibizionista, sempre più ripiegato su se stesso, che abdica alla vocazione comunitaria. O peggio la proiezione immaginaria, che sempre più spesso si mostra su internet, di ciò che vorremmo essere e non siamo.
Quattro padiglioni, 51.000 metri quadri di superficie, 27 sale convegni, più di 1.400 editori, 300.000 visitatori in cinque giorni. La Fiera Internazionale del Libro di Torino è la più grande manifestazione d'Italia dedicata all'editoria, alla lettura e alla cultura, e fra le più importanti in Europa.

La riflessione sul motivo conduttore della Fiera 2009 parte dalle neuroscienze. Come funziona il nostro cervello, sede deputata dell'identità? Quali sono le conoscenze acquisite e quali le direzioni della ricerca? Ne parla Edoardo Boncinelli, biologo di sperimentate capacità divulgative. Insieme a lui, Giacomo Rizzolatti, che con il suo team dell'Università di Parma ha scoperto i cosiddetti neuroni-specchio, che attraverso l'osservazione dei comportamenti altrui finiscono per avere un ruolo importante nell'apprendimento.
Toccherà poi alla psicoanalisi, che cento anni fa ci ha rivelato come l'Io sia tutt'altro che monolitico, ma piuttosto una trinità, secondo l'ipotesi freudiana: Io, Es, Superio. Autorevoli esponenti delle tre maggiori scuole psicoanalitiche, la freudiana, la junghiana e la lacaniana, ci daranno le rispettive definizioni.
Dall'Io al noi, al gruppo, agli altri, ai diversi. E poi ancora come si sono visti e rappresentati gli uni gli altri, nei secoli, arabi, ebrei e cristiani? Rispondono autorevoli studiosi quali Paolo Branca, Giulio Busi e Ermis Segatti.

Esiste un «noi» europeo? Il grande storico inglese Donald Sassoon, che riceve a Torino il Premio Alassio Internazionale, parla dell'identità culturale degli Europei dall'Ottocento a oggi. In che modi l'Io si racconta in opere letterarie, autobiografie, memoriali, lettere? Di questo discutono critici e scrittori come Alfonso Berardinelli, Giorgio Ficara, Elena Loewenthal, Giulio Ferroni, mentre Rosetta Loy dialoga con Daria Bignardi su come si racconta la famiglia, motore primo di ogni approfondimento romanzesco. La voce che dice Io in letteratura è oggetto della lectio di Alberto Manguel. Melania Mazzucco, appassionata biografa di Tintoretto, dialoga con Rosellina Archinto sull'Io tra letteratura e pittura. Margherita Oggero e Bruno Gambarotta parlano di come si può scrivere di sé parlando d'altro: per esempio, scrivendo favole.

Elena Orlando (elyorl@tiscali.it)

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