George Clooney interpreta George Clooney. In ‘Tra le nuvole’, Ryan Bingham è la sua perfetta incarnazione. Un uomo affascinante, sfuggente e libero come l’aria. Professione: tagliatore di teste. Segni particolari: inafferrabilità. Un uomo dei nostri tempi, per intenderci, sempre immerso nei fatti propri e per nulla generoso con le donne.
Tutto avviene ad alta quota. O meglio tra un volo e l’altro. Ryan, al secolo George, non si ferma mai. La sua vita trascorre immersa in continue trasferte di lavoro. A lui spetta l’ arduo compito di licenziare senza troppi drammi. Alla base di tutto è la maledetta logica del profitto aziendale, quella che non risparmia davvero nessuno.
Ma dietro l’angolo c’è un imprevisto: Nathalie, una ragazzina neolaureata che ha convinto il suo capo che viaggiare è troppo dispendioso. Meglio licenziare in videoconferenza. Altro segno terribile dei tempi: i rapporti sempre meno diretti e sempre più mediati da internet o dalle nuovissime tecnologie. Ma come si fa a ritornare coi piedi per terra proprio ora che Ryan ha incontrato Alex, la donna che è la sua fotocopia al femminile? E allora, inevitabile marcia indietro.
Ma dietro l’angolo c’è un imprevisto: Nathalie, una ragazzina neolaureata che ha convinto il suo capo che viaggiare è troppo dispendioso. Meglio licenziare in videoconferenza. Altro segno terribile dei tempi: i rapporti sempre meno diretti e sempre più mediati da internet o dalle nuovissime tecnologie. Ma come si fa a ritornare coi piedi per terra proprio ora che Ryan ha incontrato Alex, la donna che è la sua fotocopia al femminile? E allora, inevitabile marcia indietro.
La nuova commedia di Jason Reitman, con Vera Farmiga , Anna Kendrick, Jason Bateman e Danny McBride, è la fotografia perfetta degli esemplari di maschio e femmina del III millennio. Carriera innanzitutto, trolley sempre pieno dietro l’angolo, tanta voglia di restare liberi e di volare come farfalle senza mai impegnarsi sul serio, senza mai mettersi in gioco con legami stabili, probabilmente per esorcizzare fragilità e paure, ma anche senza mai fermarsi a riflettere, a vivere a pieno le emozioni. E' l’era dei sentimenti centrifugati e diluiti in un malefico solvente, di anime sgualcite e strattonate tra un check in e l' altro da superficialità e indifferenza, di rapporti sempre più fragili, che s’infrangono come cristallo, lasciando qua e là schegge che fanno male.
Ma quando si creano relazioni il meccanismo s’inceppa. E ti cambia la vita. Con tutti i rischi del caso. Basterà questo a rassicurare Elisabetta Canalis?...
Elena Orlando (elyorl@tiscali.it)
Elena Orlando (elyorl@tiscali.it)
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