mercoledì 15 giugno 2011

Il surrealismo brunettiano ha fatto flop

Loro vivono sul filo di lana, in un equilibrio instabile. Fiato corto, colorito pallido, volti stanchi e appannati da un futuro lavorativo incerto. Non hanno un copione e recitano a soggetto, i precari che il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta, ospite d’onore al ‘Convegno dell’Innovazione’ organizzato al Macro di piazza Giustiniani a Roma, ha brutalmente strapazzato, gridandogli senza pietà “Siete l’Italia peggiore”. Scivolata clamorosamente trash, probabilmente dettata da una soglia di nervosismo più alta del solito, viste le numerose contestazioni del pubblico. Manco a dirlo, l’affermazione infausta ha scatenato la dovuta bufera. Pioggia di contestazioni su facebook e di rimbalzo risposte al vetriolo da parte dell’opposizione e dei sindacati. “Brunetta non ha il senso della realtà”, si è affrettato a commentare il leader del Pd Pier Luigi Bersani, che ultimamente vede divorzi dovunque. E se due giorni fa bollava l’esito vittorioso dei referendum come un divorzio tra il governo e il Paese, adesso senza troppa fantasia sottolinea: “l’affermazione di Brunetta è segno di un divorzio tra il governo e la realtà”. Nichi Vendola parla di regressione civile. Meno trascendentale e ‘narrativo’ Fabrizio Fratini, segretario nazionale Fp Cgil, che boccia a pieni voti l’affermazione infelice del ministro come offesa volgare a tutti i lavoratori, non solo ai precari.

"I migliori dell'Italia siamo noi, checché ne dica il ministro Brunetta". Il comitato 'Il nostro tempo è adesso' scende in campo contro le dichiarazioni del ministro Brunetta e indice per giovedì un sit-in di protesta davanti al ministero della Funzione Pubblica a Roma. L'appuntamento è alle 18 per dire al ministro Brunetta che 'l'Italia peggiore è fatta da chi insulta questo Paese."Non siamo più disposti a sopportare tutto questo - si legge in un comunicato - Poche ore dopo, in una trasmissione televisiva, invitava i tanti giovani ultra formati senza lavoro ad andare a scaricare le cassette di frutta ai mercati generali.
A nulla sono valse le precisazioni del ministro che poi in un video ha parlato di agguato squadrista, rifilando agli internauti una sorta di malcelata excusatio non petita, accusatio manifesta. "L'Italia peggiore - afferma Brunetta - è quella di quanti, non avendo di meglio da fare, irrompono sistematicamente in convegni e dibattiti per interromperne i lavori, insultare i presenti e riprendere la loro bravata con una telecamerina portatile per poi passare subito il video ai giornali amici (che notoriamente pullulano di precari)".
Ma loro hanno fame di stabilità e di un lavoro sicuro. Loro, precari, non sono brutti, sporchi e cattivi. Sono solo tanti, troppi. Per l’esattezza circa 240mila nella pubblica amministrazione e oltre 200mila nel mondo della scuola, per esempio, secondo quanto emerge dai dati forniti dal responsabile del dipartimento dei settori pubblici della Cgil Nazionale, Michele Gentile, sul fenomeno della precarietà all'interno del settore pubblico. Senza contare quelli del settore privato.
Ok, il ministro è caduto nella trappola e stavolta non è stato all’altezza del suo compito. E adesso saprà recuperare parte della sua statura?

Elena Orlando (elyorl@tiscali.it)

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