lunedì 21 febbraio 2011

Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu al bar Italia dei fatti propri


“Non ha sbagliato. Stavolta gli è andata un po’ di sfiga”. Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu alla fine lo giustificano, Silvio Berlusconi. Sul caso Ruby, sui festini ad Arcore. Le belle donne piacciono a tutti. Lo giustificano un po’ come fanno gli italiani. Alcuni, s’intende. Che ne parlano al bar, proprio come il duo delle Iene fa nella quarta serata del festival di Sanremo, seduti a un tavolino, durante una partita a scacchi. Magari tra un caffè e un rapido sguardo al quotidiano locale. Magari aggiungendo pure lo sfogo per il goal subito dalla propria squadra del cuore. Proprio da bar, Luca e Paolo. Da bar Italia.
L’ennesima espressione dell’italianità media. Meglio di un film di Alberto Sordi. Né a destra, né a sinistra. Bipartisan? No, ciascuno a farsi i c… propri, che non fa mai male. E allora perché prendersela tanto col presidente del Consiglio, rischiando di far scatenare l’ira dei dirigenti Rai facendoli ricorrere alla tanto temuta censura? Ma soprattutto perché prendersela così tanto con uno che in fondo non è né meglio né peggio della maggior parte degli italiani che rappresenta. Non rispetta le istituzioni? E allora? Se è per quello, nessuno le rispetta. “Ti piace forse fare la fila dal medico?”, chiede Paolo a Luca. Ecco svelato l’arcano. Ecco perché Berlusconi, da quando è sceso in politica, ha conquistato il consenso di una fetta importante del nostro Paese. “Nella pancia della nazione si muovono tanti elementi: umanità e opportunismo, cautela e astuzia, distrazione e confusione, fantasia e ottimismo”, ha scritto Beppe Severgnini ne “La pancia degli italiani”. Ecco la risposta. Le Iene lo sanno. E prima di ritornare nell’alveo rassicurante di Mediaset, danno il due di picche a chi voleva politicizzare il festival targato Gianni Morandi. Più che mai il festival degli italiani. Confusi, smarriti, di malumore, stanchi, stufi, qualunquisti, opportunisti. Ma in fin dei conti indulgenti. Perché chi è senza peccato, scagli la prima pietra…

Elena Orlando (elyorl@tiscali.it)

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