martedì 13 ottobre 2009

Gli Avion Travel rileggono l’ ‘amico magico’ di Federico Fellini

Spero che i miei amici, unendosi insieme, riusciranno almeno a formarne uno”, dice sorridendo Peppe Servillo, voce degli Avion Travel, alludendo a Nino Rota, l’ ‘amico magico’ di Federico Fellini, a cui rendono omaggio a trent’anni dalla morte, stasera, con un concerto all’Auditorium della Conciliazione a Roma, che inaugura la quarta edizione del Festival Internazionale del Film di Roma.

Consapevoli della patata bollente che Caterina Caselli gli ha messo in mano, gli Avion Travel, in compagnia dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta da Marcello Rota, suoneranno i pezzi del nuovo album, interamente dedicato a Rota, che uscirà il 16 ottobre su etichetta Sugar e sarà in vendita con un dvd. Nel disco trovano posto brani come ‘Parlami di me’ tratto da 'La dolce vita', un'imperdibile versione mai incisa di ‘Brucia la terra’ , contenuta nella colonna sonora de 'Il Padrino III', un testo in dialetto siciliano scritto da Kaballà, ‘Bevete più latte’ da 'Boccaccio ‘70', inno ironico e beatlesiano alla brevità della pubblicità, con la partecipazione straordinaria di Elio e le storie tese, a ‘Lo struscio’ , tratto dall'indimenticabile 'Amarcord'.

Peppe Servillo, Fausto Mesolella e Mimì Ciaramella persistono. Nel senso che non si sono ancora stancati di “tradire e tradurre” la musica d’autore in perfetto stile Avion, con esibizioni lunghissime e tutte dal vivo, anti televisive per eccellenza. Un matrimonio perfetto anche quello con l’orchestra, sulla scia di un confronto aperto con territori dello spettacolo limitrofi come il cinema e lo spettacolo che ormai coinvolge da anni il gruppo casertano. Le scene dello spettacolo di stasera saranno costruite in diretta dall’artista visuale Giuseppe Ragazzini, mixando contributi fotografici e cinematografici con la sua tecnica di video pitture animate che creano un movimento continuo di sottofondo. Nel corso della serata verranno letti alcuni documenti inediti, tra i quali la lettera in ricordo de ‘l’amico magico’ che Federico Fellini inviò il giorno della morte di Nino alla signora Silvia Blancheart, sua cugina.

"Sappiamo che rendere un omaggio come questo a un personaggio del calibro di Nino Rota è una di quelle esperienze per cui è meglio prima studiare, anche se noi siamo sempre stati autodidatti e, nonostante l'esperienza sanremese ci abbia dipinto come professori d'orchestra - sottolinea Peppe Servillo - veniamo da una provincia, quella di Caserta, in cui non c'è nemmeno il conservatorio. Stasera apriremo il concerto con quella che secondo me è la più bella canzone dell'album, 'Ai giochi addio', brano tratto dal 'Romeo e Giulietta' di Zeffirelli, in cui Elsa Morante associa la nascita dell'amore alla fine dei giochi. Tutti gli episodi che racconterò tra un brano e l'altro sono di Ennio Flaiano. Interpretare brani d'autore - conclude Servillo - è sempre un rischio. Ma noi l'abbiamo affrontato consapevoli che un po' bisogna tradire e tradurre l'interprete, magari tirando fuori qualcosa di implicito che l'autore stesso non aveva ancora svelato. Una bella sfida, che abbiamo cercato di affrontare con la freschezza e la naturalezza di Nino Rota. Un buon esercizio di memoria, che secondo noi è fondamentale. Implica un confronto ed è la premessa di un rinnovamento”.

Elena Orlando (elyorl@tiscali.it)

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