La ‘Poker face’ di Lady Gaga era tutta una montatura. Stefani Joanne Angelina Germanotta in realtà è come Santa Maria Goretti. O quasi. Nel senso che è una brava ragazza, cocca di mamma e papà e sfigatissima con gli uomini. A briglie sciolte sul palco, tra le sgargianti note di ‘Paparazzi’, la cantautrice statunitense nel privato possiede una “rigida morale”. Parole sue, spifferate a ‘Topgirl’, il mensile Gruner+Jahr/Mondadori diretto da Annalisa Monfreda, che questo mese le dedica la copertina.
"La vera Lady Gaga? In realtà sono una ragazza adorabile”, sottolinea a sorpresa l’artista, che ammette di indossare la maschera di un personaggio totalmente costruito. “Mi comporto come Lady Gaga 24 ore su 24 perché devo, ma la vera me stessa è quella che si sente vicina al papà, alla mamma e alla sorellina. A volte chiamo mia madre e mi scuso per aver creato loro tanti problemi. La mia famiglia è la mia vita. Sono così orgogliosi di me!".
Brava figlia, santa femmina, ragazza fortunata nel senso ‘jovanottiano’ del termine. Ma la cantautrice statunitense non era una sgambettona col parruccone biondo e tre quintali di trucco spalmati in faccia, tutta sesso e alcol, un po’ gay un po’ pop? Nella vita c’è sempre un ripensamento. Ma forse Lady G. si è semplicemente accorta che in realtà era stata ”mostrizzata” dalla discografia mondiale. E si è affrettata a salvare in tempo se stessa. "Dio mi ha dato il dono della musica. Ma come tutte le persone con un dono, anch’io ho il mio tallone d’Achille. Per me il problema sono gli uomini: mi sono innamorata sul serio soltanto una volta". E anche se confessa di voler "incontrare Marilyn Manson, perché affascinante e intelligente", poi dichiara: "Ora ho troppo da fare per pensare agli uomini, non ne ho bisogno. La musica è il mio primo amore, il mio primo marito". E sui soldi? "Mi annoiano – dice - li vedo come un modo per alimentare la mia arte. Non mi interessa comprarmi un’auto di lusso. Voglio investire tutto nella mia musica. Per diventare sempre più grande". Ambizione, questa, assai trasgressiva. Resta solo un dubbio: ma perché gli uomini proprio non se la filano?
Elena Orlando (elyorl@tiscali.it)
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